Liquami in via Rivarossa, residenti sul piede di guerra
Presentato anche un esposto in Comune e chiesto l'intervento dell'Arpa
Liquami in via Rivarossa, residenti sul piede di guerra a San Beningno.
Liquami in via Rivarossa
Per i liquami in via Rivarossa, i residenti sono sul piede di guerra. Esasperati dall’incessante sversamento in terreni vicini alle loro abitazioni, hanno presentato un esposto firmato per chiedere al Comune di risolvere la criticità. E, sottolineando, secondo loro, il rischio di un potenziale «inquinamento ambientale», hanno preso carta e penna e scritto al sindaco del paese, Giorgio Culasso.
La risposta dal Comune
«Da mesi assistiamo al continuo sversamento di liquami zootecnici con autobotti agricole provenienti da una azienda di allevamento intensivo situata nel territorio canavesano - spiegano i firmatari dell’esposto che nei prossimi giorni sarà protocollato in Municipio a San Benigno Canavese - L'autobotte riversa giornalmente decine di mc di deiezione animale sul campo agricolo che costeggia la strada di collegamento tra i Comuni di San Benigno Canavese e Lombardore fronte Via Rivarossa, nel territorio sanbenignese».
Ma ormai c'è un "lago"
Il sistematico scarico di liquami ha trasformato il campo agricolo in un vero e proprio lago di liquame che «naturalmente non riesce più a drenare» evidenziano i residenti preoccupati: «Oltre all'olezzo che a tutte le ore pervade le nostre case, è viva la preoccupazione per l'inquinamento della falda acquifera che scorre parallelamente al corso del torrente Malone nonché il ricordo della moria di pesci registrata sullo stesso tratto del torrente nel luglio scorso».
Chiesto l'intervento dell'Arpa
Si tratta di un problema di lunga data. «Fino ad oggi tutte le segnalazioni e le eloquenti foto inviate alla Polizia Municipale sono state vane , in quanto (a loro dire) inoltrate per competenza all'Arpa - concludono i sanbenignesi - In settimana sarà consegnato in Comune a San Benigno un esposto a firma di tutti gli abitanti di Via Rivarossa. Con la speranza che questo possa servire a risolvere una volta per tutte questa criticità».