Lockdown e commercianti: la storia di Noemi Diaco
La giovane canavesana aveva da poco aperto uno studio estetico a Busano
Lockdown e commercianti: la storia di Noemi Diaco. La giovane canavesana aveva da poco aperto uno studio estetico a Busano.
Lockdown e commercianti
Quando si è giovani e si ha tanto entusiasmo il realizzare i propri sogni lavorativi regala grandi emozioni. Purtroppo, però, in questo periodo di emergenza dovuta al Covid-19 ci si deve pure scontrare con l'amara realtà di un momento storico in cui bisogna fare enormi sacrifici e stringere i denti, pronti a ricominciare (appena possibile) di slancio. Lo sa bene Noemi Diaco (nella foto), giovane favriese che da soli 4 mesi ha aperto una sua attività a Busano e che adesso sta facendo i conti con un «lockdown» che ha profondamente minato un'attività come la sua, quella dell'estetista.
Il racconto di Noemi
«L'aver aperto uno studio tutto mio mi ha permesso di trasformare in realtà una speranza che coltivavo sin da quando ho iniziato a lavorare – racconta Noemi – Ero soddisfatta di ciò che ho realizzato e la clientela stava rispondendo nella maniera migliore. Adesso invece sono a casa, come moltissime colleghe, in attesa della ripartenza. E sarà una ripartenza non certo facile, dato che come categoria dobbiamo fare i conti con parecchie difficoltà». Una è senza dubbio quella delle disposizioni di sicurezza imposte dal Governo, che muteranno il modo di lavorare: «Nel mio campo tali dispositivi sono già in parte usati, anche se dovremo rivedere spazi e orari di ricevimento dei clienti, i quali dovranno per forza di cose venire in momenti ben prestabiliti, senza poter attendere nella reception. Poi si dovrà aumentare il livello di sanificazione, che di per sé è già osservavo, ma che indubbiamente porterà via più tempo».
E gli abusivi?
C'è da fare anche i conti con gli «abusivi», che in questo periodo letteralmente rubano il lavoro: «Sia noi estetisti come i parrucchieri dobbiamo scontrarci con questa piaga. Però bisogna guardare al futuro con ottimismo e ripartire, appena sarà possibile, di slancio». E per Noemi Diaco la voglia di tornare a fare il proprio mestiere è tanta: «Io per molti versi sono fortunata, grazie anche al grosso aiuto che mi ha dato la mia famiglia. L'elenco dei clienti che aspettano la riapertura è lungo e questo mi fa piacere. Ho cercato pure di seguirli e coccolarli a distanza, in questi due mesi di stop e penso che ciò abbia fatto loro molto piacere».