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Lunedì nero per lo sciopero annunciato dai Cobas

È prevista una partecipazione numerosa e vivace che toccherà molti luoghi significativi dei problemi che i lavoratori vivono.

Lunedì nero per lo sciopero annunciato dai Cobas
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Lunedì nero per lo sciopero indetto dalle organizzazioni del sindacalismo di base.

Lunedì nero per lo sciopero

E' prevista per le 10.30 di domani, lunedì 11 ottobre 2021 a Torino, con partenza da Porta Nuova la manifestazione indetta dai Cobas. "Lo sciopero generale dell'11 ottobre è firmato unitariamente da tutte le organizzazioni del sindacalismo di base che, consapevoli della gravità della situazione che vivono le lavoratrici ed i lavoratori, hanno definito una piattaforma di sciopero comune che ha visto l'adesione di ampi settori di lavoratori e delegati aderenti a CGIL CISL UIL, del movimento degli studenti, di molte forze sociali e politiche".

In piazza con i Cub

A Torino, in particolare, lo sciopero e la manifestazione è indetta da CUB, Cobas, SI Cobas e USB. È prevista una partecipazione numerosa e vivace che toccherà molti luoghi significativi dei problemi che le lavoratrici ed i lavoratori vivono dall'Ufficio Scolastico Regionale al Comune dove è aperta una vertenza delle lavoratrici delle scuole comunali, dalla Regione a diverse sedi di aziende. Parteciperanno, lavoratori e lavoratrici della logistica e dell'industria, della scuola statale e comunale, ciclofattorini e ospedalieri, precari e disoccupati.

I motivi della protesta

L'opposizione ai licenziamenti ed alla precarizzazione del lavoro; la richiesta di forti aumenti salariali; la difesa della scuola, della sanità, dei trasporti pubblici; il diritto alla casa e l'opposizione agli sfratti; il rifiuto del ricatto o green pass o lavoro; la libertà di organizzazione sindacale e di sciopero; l'opposizione alle grandi opere inutili e nocive come il TAV; il taglio della spesa militare e il rifiuto delle missioni militari all'estero. Lo sciopero e la manifestazione uniranno molte e importanti vertenze di categoria, aziendali, territoriali e sono un momento di apertura di vertenze che si stanno sviluppando e si svilupperanno nei prossimi mesi e che vedono il sindacalismo di base e conflittuale opporsi a un padronato sempre più aggressivo e a un governo che se ne fa strumento.

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