addio al Principe del ciclismo

Lutto nel mondo dello sport il ciclismo dice addio a Gianni Savio

Direttore sportivo visionario e scopritore di campioni come Egan Bernal

Lutto nel mondo dello sport il ciclismo dice addio a Gianni Savio
Pubblicato:

Lutto nel mondo dello sport il ciclismo dice addio a Gianni Savio. Direttore sportivo visionario e scopritore di campioni come Egan Bernal.

Lutto nel mondo dello sport il ciclismo dice addio a Gianni Savio

Il mondo del ciclismo è in lutto per la scomparsa di Gianni Savio, storico direttore sportivo e scopritore di campioni, venuto a mancare il 30 dicembre 2024 all'età di 76 anni. Figura carismatica e visionaria, Savio lascia un’eredità indelebile nello sport, grazie alla sua capacità di individuare e valorizzare giovani promesse e alla sua dedizione totale al ciclismo.

Radici nel Canavese e legame con Cuorgnè

Nato a Torino il 16 aprile 1948, Gianni Savio aveva un profondo legame con il territorio canavesano e in particolare con Cuorgnè. Da giovane, oltre alla passione per il ciclismo, aveva coltivato quella per il calcio, militando come difensore nella storica squadra del Vallorco.

Una vita dedicata al ciclismo

Savio iniziò la sua carriera dirigenziale nel 1986 e, nel corso dei decenni, guidò squadre come la Santini-Cierre e la ZG Mobili-Selle Italia, che nel tempo divenne l’attuale GW Shimano–Sidermec. Amante del ciclismo sudamericano, strinse solidi rapporti con i Paesi di quel continente, ricoprendo anche il ruolo di commissario tecnico per le nazionali di Colombia e Venezuela.

Tra i momenti più alti della sua carriera spicca il successo di Santiago Botero, che sotto la sua guida conquistò il titolo mondiale nella cronometro individuale ai Campionati del Mondo 2002.

Scopritore di campioni

La capacità di Gianni Savio di riconoscere il talento lo rese unico. È a lui che il ciclismo internazionale deve la scoperta di campioni come Egan Bernal, trionfatore al Tour de France 2019 e al Giro d’Italia 2021. Altri grandi corridori, tra cui Michele Scarponi, Fausto Masnada e Iván Ramiro Sosa, devono molto al suo intuito e alla sua guida.

Il Principe dello sport

Savio era conosciuto come “il Principe” non solo per il suo stile elegante, ma anche per la sua instancabile dedizione. Fu un simbolo di resilienza e passione, capace di mantenere viva la sua squadra nonostante le difficoltà economiche e di attrarre sponsor per sostenere il sogno di molti giovani ciclisti.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali