"Maccio" il saluto di centinaia di amici
Chiesa e piazza gremita da oltre 500 persone
"Maccio" ultimo saluto. Claudio Macciotta, avrebbe compiuto 54 anni domani lunedì 30 ottobre
I funerali
"Maccio per tutti" . Chiesa e piazza gremita da oltre 500 persone, sabato 28 ottobre, per l'ultimo saluto terreno a Claudio Macciotta, nativo proprio di Coassolo dove si sono tenuti i funerali. Capotecnico del team SkyVR46 che domani, lunedì 30 ottobre avrebbe compiuto 54 anni. Claudio Macciotta è deceduto martedì scorso, nella sua abitazione di San Maurizio Canavese. A celebrare le esequie nella parrocchiale di San Nicolao è stato padre Fabrizio Macchi, religioso religioso giunto dal paese dove abitava con la famiglia.
Il rombo dei motori
Al termine della cerimonia i figli Federica e Pietro hanno liberato in cielo palloncini bianchi e azzurri. Gli amici motociclisti, invece, si sono congedati con il rombo dei motori. Da sempre con la moto nel cuore da pilota è stato campione d'Europa della classe 125 nel 1986. Attualmente era capotecnico Sky Racing TeamVR46. Il telecronista sportivo Guido Meda in settimana lo ha ricordato così "Era un uomo di quelli che sussurrano alle moto...". Una frase che vale più di tante altre parole di una vita trascorsa nei box, prima come pilota poi come esperto tecnico.
La carriera
"Maccio" era il campione dei motori di Coassolo, perchè fin da ragazzino aveva saputo destreggiarsi sulle due ruote riuscendo a vincere il campionato europeo della categoria 125. Poi dalla pista il passaggio ai box come meccanico. Nel 1999 diventa "l'uomo che sussurra alle moto" quando il campionissimo Valentino Rossi si laurea campione del mondo nella classe 250. Negi ultimi anni condividendo il progetto del fuoriclasse di Tavulla diventa chioccia dei giovani piloti esordienti italiani.
Sui circuiti di tutto il mondo
Per tanti anni ha seguito la crescita dei giovani delle due ruote come Andrea Migno, Franco Morbidelli, Roberto Locatelli. Quest’anno era al fianco di Nicolò Bulega. La scorsa settimana “Maccio” aveva preso la decisione di non partire per la recente trasferta asiatica, pur rimanendo in contatto con il team che lo ricorda con grande affetto.