Attimi di apprensione

Malore all’ultima messa di don Ghiazza a Volpiano

I volontari della Croce Bianca Volpianese sono intervenuti nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo per soccorrere una persona che si è sentita male

Malore all’ultima messa di don Ghiazza a Volpiano

Malore all’ultima messa di don Ghiazza di Volpiano: intervento della Croce Bianca Volpianese.

Malore all’ultima messa di don Ghiazza

Attimi di apprensione stamattina, domenica 21 settembre, durante la messa a conclusione del ministero parrocchiale di don Marco Ghiazza a Volpiano. I volontari della Croce Bianca Volpianese sono dovuti intervenire durante la liturgia per soccorrere una persona che si è sentita male. A gestire l’emergenza anche gli agenti della Polizia Locale. Per fortuna, la situazione è tornata rapidamente sotto controllo, e la vittima del malore sembra essersi già ripresa.

La comunità saluta don Ghiazza

Con la santa messa di oggi, domenica 21 settembre, celebrata nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, don Marco Ghiazza saluta la comunità di Volpiano. Da domani infatti, don Marco affiancherà don Giuseppe Barbero nella guida di almeno otto parrocchie nella città di Moncalieri. A Volpiano, dalla parrocchia San Paolo di Torino, arriverà don Salesio Sebold , con alle spalle più di 20 anni di sacerdozio spesi anche in Brasile, che si occuperà pure della parrocchia San Giacomo Apostolo di Brandizzo, assistito da don Teresio Scuccimarra . «Vengo da Mirafiori, un quartiere popolare di Torino – afferma don Marco , classe 1979, mentre racconta i suoi primi passi nella fede – Sono prete dal giugno 2005; per sei anni sono stato viceparroco nella parrocchia Maria Speranza Nostra nel quartiere Barriera di Milano e per altri quattro, fino al 2015, a Vinovo. Durante il suo ministero ricopre incarichi di rilievo anche a livello nazionale, costruendo un percorso pastorale variegato: «Sono stato sei anni a Roma come assistente nazionale dell’Azione cattolica. Questi anni li ho dedicati anche ad accompagnare la Gioventù operaia cristiana. Ora, invece, seguo, le Associazioni cristiane lavoratori italiani provinciali».

Il servizio a Volpiano

Nel settembre 2021 don Marco approda a Volpiano. Qui riesce a conquistare l’affetto dei parrocchiani grazie a una presenza discreta ma costante, alla sua capacità di ascolto e alla profondità non solo spirituale delle sue omelie, pensate anche per le occasioni istituzionali della vita civile repubblicana. Ma si trova ad affrontare momenti difficili, come le conseguenze della pandemia e la gestione delle polemiche sull’utilizzo dei fondi destinati alla ristrutturazione della piscina parrocchiale e all’ampliamento dell’oratorio di via Trento. Una promessa non mantenuta che ancora pesa sulla comunità. Nonostante ciò, si distingue per la sua vena ironica, suonando il trombone nella banda musicale volpianese e partecipando al Carnevale cittadino vestito da chef o da antico romano per stare vicino alla gente anche nei momenti di festa. Come moderatore dell’Unità Pastorale 26, che comprende Caselle e Volpiano, promuove una pastorale unitaria e partecipata, caratterizzata da un forte impegno sociale e da una costante attenzione alle realtà del lavoro. Tale dedizione si concretizza nel suo ruolo di presidente della Caritas volpianese e nella partecipazione a numerose iniziative solidali e comunitarie, tra cui la celebrazione del Natale al Centro Diurno Alzheimer e il sostegno ai lavoratori della Gurit, ingiustamente licenziati.