Disastri

Maltempo in Canavese, frane e inondazioni nelle valli. Ceresole e Noasca isolate

Strade chiuse e danni anche all'agricoltura per le grandinate

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Maltempo in Canavese, frane e inondazioni nelle valli. Ceresole e Noasca isolate, a Locana ristorante bloccato da uno smottamento. Ingenti danni anche all'agricoltura per le grandinate.

 

 

Maltempo in Canavese

Disastri in tutto il Canavese, e in particolare ad alta quota (valli Orco, Soana e di Lanzo) in seguito alla bomba d'acqua di ieri, sabato 29 giugno 2024, che ha causato frane, smottamenti e inondazioni. Isolate Ceresole e Noasca, con l'Orco oltre il limite di pericolo, mentre a Locana nelle ultime ore i Vigili del Fuoco hanno effettuato il trasferimento di 37 persone da un ristorante isolato da una frana. Intanto l'elicottero Drago 51 dei Vigili del Fuoco è in sorvolo su Noasca e Usseglio per verificare la situazione. A Mathi, invece, due famiglie sono state evacuate per rischio esondazione del torrente Stura di Lanzo, a Chialamberto per lo stesso motivo evacuato un condominio di 50 persone.

 

 

Danni all'agricoltura

L'agricoltura canavesana e del ciriacese conta i danni delle fortissime grandinate e bombe d'acqua che, ieri nel tardo pomeriggio, hanno interessato la zona pedemontana e di pianura tra val Chiusella, valle Orco, valli di Lanzo e basso Canavese. Palle di ghiaccio del peso di oltre un etto e mezzo, risultate dall'aggregazione dei chicchi, già di per sé di grandi dimensioni, hanno agito come palle da cannone su tettoie, mezzi agricoli, serre, tunnel di semina.  La forza delle acque in valle Orco e un val Chiusella ha eroso strade agrosilvopastorali e interrotto la viabilità ordinaria con rami e chiome schiantati sull'asfalto.  Nelle zone di pianura, soprattutto nella zona di Rivarolo si contano i danni sul mais che già stenta a crescere per la mancanza di sole e sul grano, ormai vicino alla maturazione. In questo caso preoccupano gli allettamenti delle piante che preludono alla marcescenza delle spighe e la perdita di chicchi dalle stesse spighe colpite dalla grandine. Desolante lo spettacolo dei chicchi di grano sparsi a terra nel fango e delle spighe spogliate. "Sicuramente un episodio sempre meno eccezionale - commenta il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici - L'annata agricola è entrata nella stagione estiva dei raccolto nel peggiore dei modi. Abbiamo il fieno marcito nei prati, fieno che sarebbe sempre più prezioso per la carenza diffusa di materie prime alimentari per gli allevamenti. Lo stesso vale per il grano e per il mais che sta entrando nelle sua fase di crescita più delicata. Pensiamo che la nuova amministrazione regionale non potrà non mettere in campo atti politici concreti per affrontare gli effetti del cambiamento climatico".

Strade chiuse e interventi di manutenzione

Quella appena trascorsa è stata una nottata di intenso lavoro anche per il personale della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino, intervenuto nelle Valli Orco e Soana, nelle Valli di Lanzo e in altre zone anche di pianura del Canavese per affrontare l’emergenza creata dalle forti precipitazioni della serata di ieri. In Valle Orco si sta lavorando per liberare la Provinciale 460 dalla frana caduta nei pressi di Fornolosa di Locana e assicurare prima possibile la transitabilità nel tratto tra Fey e Fornolosa. Già nella serata di ieri una ditta appaltatrice locale è intervenuta per limitare i danni. Stamani altri mezzi di ditte appaltatrici, personale della Direzione Viabilità 1 e Vigili del Fuoco sono al lavoro per la rimozione del materiale presente sulla carreggiata. Si sta lavorando per consentire entro la fine della mattinata il transito ai mezzi di soccorso, ai residenti e ai turisti che sono rimasti blocati in alta valle. A Noasca è nuovamente transitabile il ponte lungo la SP 460, chiuso precauzionalmente ieri sera. Sulla Provinciale 47 della Val Soana ad Ingria il materiale sceso sulla carreggiata a seguito di una frana è stato rimosso grazie a mezzi messi a disposizione dal Comune e da una ditta appaltatrice della Città metropolitana. Il transito è consentito con prudenza e si sta procedendo alla pulizia del fondo stradale. Nella Val Grande di Lanzo, sulla Strada Provinciale 33 a Chialamberto al momento è chiuso precauzionalmente il ponte sul torrente Vassola, con deviazione su di una strada comunale. Sono in corso valutazioni tecniche per la verifica di eventuali scalzamenti delle scogliere dell’alveo nelle vicinanze del ponte. “Oltre alle frane e alle chiusure precauzionali di ponti, il personale della Città metropolitana di Torino nelle ultime 24 ore è dovuto intervenire per rimuovere alberi caduti sulle strade provinciali e assicurare che il transito potesse avvenire in sicurezza. - sottolinea il Consigliere metropolitano delegato alla Protezione Civile, Pasquale Mazza – L’impegno congiunto del nostro personale, delle forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa, dei gruppi locali della Protezione Civile e degli AIB ha consentito di intervenire tempestivamente”.

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