MATHI

Mathi: addio a Paolo Bodoira. E' stato dirigente del Mathi F.C e Medaglia d'Oro Avis

Tra le passioni, anche quella per la fotografia e il modellismo. Un uomo sempre sorridente e con la battuta pronta

Mathi: addio a Paolo Bodoira. E' stato dirigente del Mathi F.C e Medaglia d'Oro Avis
Pubblicato:
Aggiornato:

Mathi: addio a Paolo Bodoira. E' stato dirigente del Mathi F.C
e Medaglia d'Oro dell'associazione Avis

Addio a Paolo Bodoira. Aveva 80 anni. Domenica scorsa si è spento all'ospedale dove era ricoverato da un po' di tempo, dopo un pellegrinare in strutture sanitarie dove era stato curato per una caduta, per poi scoprire una diagnosi più grave: tre diverse infezioni al midollo spinale. Il suo decesso è avvenuto intorno alle ore 23. Alle 18 si era sentito telefonicamente con il figlio Luigi. Le raccomandazioni di un figlio al padre malato: «Mangia e riposati, ci sentiamo domani». Ma quel “domani” non è mai arrivato... Nato a Mathi, Paolo Bodoira ha sempre svolto la professione di falegname, presso la ditta “Francone” di Grosso Canavese. Quanti mobili realizzati. Quanti clienti soddisfatti del suo accurato operato. Anche quando, negli ultimi anni, si era specializzato nella realizzazione di scale per interni. Innovative, personalizzate, create su misura come desiderato dalla clientela che lo accoglieva in casa per studiare spazi, materiale e modello. «Mio padre ha sempre fatto il falegname – racconta il figlio Luigi – Amava lavorare il legno, creando mobili su misura per i clienti. Una passione, quella per il legno, che coltivava anche in questi ultimi anni, creando dei modellini di cui andava fiero. Mio padre era un uomo mite, sempre con il sorriso e la battuta pronta. Tra le passioni aveva anche quella per la fotografia. Partecipava alle varie manifestazioni che si svolgevano a Mathi, scattava tantissime foto, poi le faceva sviluppare. All'epoca si usavano ancora i rullini. E poi regalava quelle foto alle persone che aveva immortalato. Concittadini, associazioni, amici». Paolo è stato fin da ragazzino appassionato di calcio. Presidente dirigente del Mathi F.C ne curava tutti i dettagli. Partite, allenamenti. I “suoi” ragazzi di periferia che andava a prendere con il suo pulmino 238 blu Fiat e portava agli allenamenti al campo della Lancia a Torino. Sempre con il sorriso. A lui non pesava tornare a notte fonda, anche se il giorno dopo la sveglia suonava presto per andare al lavoro. Paolo è stato anche impegnato per moltissimi anni nell'associazionismo. Donatore dell'associazione donatori sangue Avis, è stato anche insignito della Medaglia d'Oro per l'elevato numero di donazioni effettuate. Grande tifoso granata, era socio dello storico club “Punt Masin” di Nole. Inoltre è stato anche dirigente nel Gruppo Twirling Mathi. «Fin da piccolo mi portava in curva a tifare Toro – aggiunge il figlio – Una passione che prosegue ancora oggi per quella che è la nostra squadra del cuore. Un padre esemplare, un uomo con dei valori». Molti i messaggi di affetto che in questi giorni sono arrivati alla famiglia. Una delle più storiche del paese. In molti ricordano Paolo, passeggiare nelle strade del paese con indosso la sua inseparabile giacca di pelle con le frange e il cappello da cowboy. Quello era il suo stile. Quello che lo contraddistingueva. Si affacciava ai negozi di piazza Caporossi per un saluto. Era educato Paolo. Con tutti. E il suo sorriso era contagioso. Il rosario sarà celebrato domani, giovedì 10 settembre, alle 18,30 presso la chiesa di San Mauro. I funerali si svolgeranno venerdì 11 alle 10, presso la chiesa di San Mauro.

Seguici sui nostri canali