Mathi ha detto addio a Rosa Macchiorlatti, una vita passata nella cucina del suo bar-trattoria "Da Rosa"
Insieme al marito Giovanni Battista Benedetto Mas avviò l’attività nel 1983 aprendo la zona ristoro dieci anni dopo
I piatti di mamma Rosa hanno deliziato i palati per 40 anni. Addio alla fondatrice e cuoca del bar trattoria.
Mathi ha detto addio a Rosa Macchiorlatti
La cucina era il suo regno. La famiglia la sua ragione di vita. I suoi clienti, quelli di tutti i giorni, i suoi “migliori amici” ai quali riservava sempre sorrisi e… un buon caffè! Per non parlare dei manicaretti che adorava preparare ai fornelli e osservare la faccia soddisfatta delle persone alla prima forchettata messa in bocca. Era così Rosa Macchiorlatti. Una donna semplice. Dedita al lavoro e alla sua famiglia.
40 anni nel suo bar-trattoria
Giovedì 12 ottobre la comunità mathiese e quella di Grosso (paese del quale era originaria) le hanno dato l’ultimo saluto. Tante anche le persone provenienti da tutta la zona che hanno espresso un pensiero e parole di cordoglio ai famigliari per la cara Rosa. Una tra le commercianti più longeve del paese, insieme al suo bar-trattoria «Da Rosa» che lo scorso 30 aprile ha festeggiato i 40 anni di attività. Rosa aveva 78 anni, qualche acciacco dovuto all’età ma i figli Domenica, Agnese e Giacomo non pensavano ad una dipartita così veloce. Un vuoto enorme lasciato in una famiglia che, in mamma Rosa, aveva trovato il pilastro dopo la morte di papà Giovanni Battista Benedetto Mas.
Il racconto dei figli
«Mamma ha lavorato per alcuni anni alla fabbrica Magnoni & Tedeschi – racconta la figlia Domenica - Nei primi anni Settanta, insieme a mio papà prendono in gestione il Circolo della Musica di Mathi, poi nel 1973 rilevano a Balangero il bar nei pressi della ditta di marmi Marietta, ai piedi del centro storico, e vi rimangono per una decina di anni. E’ il 1983 quanto tornano a Mathi e aprono dapprima il bar di via Alla Parrocchia. Locali che mio papà rimette interamente a nuovo e insieme a mia mamma avviano l’attività di bar aprendo qualche anno dopo anche la sala a fianco destinandola a trattoria. E’ il 1993 e questo ampliamento segna un nuovo percorso di crescita per la nostra attività. Le specialità che mamma amava cucinare erano il fritto misto in assoluto, ma anche la tofeja, il bollito e la bagna caoda erano molto apprezzati dai nostri clienti». Mamma Rosa amava stare in cucina. Si divertiva.
E poi il passaggio di testimone
Dopo la morte del marito a prendere le redini del bar e trattoria sono stati i figli Domenica e Giacomo con l’aiuto della sorella Agnese e poi il tutto è passato in capo a Domenica che oggi porta avanti con grande successo l’attività di famiglia, rinnovandola giorno dopo giorno. «Mamma c’era sempre, pronta a dare una mano quando serviva anche in questi ultimi periodi in cui non era più molto in salute – aggiunge Domenica – Ricordo il suo sorriso, le sue battute. A volte pareva che non fosse una mamma, ma una quarta sorella, il nostro collante. Adesso porteremo avanti insieme ai miei fratelli quello che lei e mio papà hanno creato e, ovviamente, anche le sue amatissime ricette saranno tramandate e servite in tavola».