Modella rapita in valigia: le indagini
LEMIE - A che punto sono le indagini dopo una settimana dal caso della modella rapita e tenuta prigioniera nelle Valli di Lanzo? «Storia strana ma del tutto vera» ha raccontato il legale italiano della ragazza ai media britannici.
LEMIE - A che punto sono le indagini dopo una settimana dal caso della modella rapita e tenuta prigioniera nelle Valli di Lanzo? «Storia strana ma del tutto vera» ha raccontato il legale italiano della ragazza ai media britannici.
LEMIE - A che punto sono le indagini dopo una settimana dal caso della modella rapita e tenuta prigioniera nelle Valli di Lanzo? «Storia strana ma del tutto vera». Lo ha spiegato ai media britannici l'avvocato Francesco Pesce, il legale italiano di Chloe Ayling, la modella inglese di 20 anni ingannata con una offerta-lavoro di un servizio fotografico a Milano e poi sequestrata da Lukasz Pawel Herba, trentenne di origine polacca, che avrebbe voluto metterla in vendita nel deep web. La precisazione arriva dopo i dubbi (per la verità tanti) sulla ricostruzione della intera vicenda che erano emersi in particolare sui tabloid inglesi che riportavano l’ipotesi di una conoscenza già pre-esistente fra la ragazza e il suo rapitore. L'avvocato avrebbe raccontato alla Bbc che la modella doveva essere venduta in Medio Oriente come di schiava del sesso. La ragazza, da parte sua, ha affermato durante le deposizioni alla Polizia di essere sempre stata sotto costante minaccia di morte, per questo motivo è stata obbligata anche a fare shopping. Ma la storia del rapimento della modella inglese ha ancora molti dettagli che non tornano agli inquirenti. A partire dal ruolo della fantomatica Black Death Group: organizzazione criminale reale oppure una o più persone che si vogliano accreditare in questo ruolo? Herba è stato definito dagli stessi investigatori: «Persona pericolosa con tracce di mitomania». Le indagini proseguono per individuare i presunti complici: pare, infatti, improbabile che il fotografo polacco fosse a conoscenza della esatta ubicazione della borgata di Lemie (e delle Valli di Lanzo) dove ha tenuto per quanche giorno "prigioniera" la giovane inglese.