l'accusa è di omicidio colposo

Morì nel sottopassaggio, martedì l'udienza

Entra nel vivo il processo che vede imputato il sindaco, due assessori e altrettanti funzionari del Comune.

Morì nel sottopassaggio, martedì l'udienza
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Martedì 30 novembre si riapre con una nuova udienza il processo per la morte di Guido Zabena, annegato nel sottopassaggio.

Morì nel sottopassaggio

Il processo vede sul banco degli imputati con l’accusa di omicidio colposo, il sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno , il vice sindaco con delega all’Urbanistica Francesco Diemoz entrambi assistiti da Luigi Chiappero; l’assessore Lara Schialvino con delega ai Lavori pubblici e Manutenzioni, seguita Gugliemo Gugliemi; Enrico Colombo responsabile del Settore Lavori pubblici in Comune, avvocato Simone Buffo e il comandante Sergio Cavallo il cui legale di fiducia è Sergio Bersano.

Il processo entra nel vivo

La prossima settimana di fronte al giudice Antonio Borretta del tribunale di Ivrea si entrerà nel vivo del procedimento dopo che nelle precedenti udienze erano state ammesse le prove orali e documentali da cui partire per la fase dibattimentale. Che inizierà con i testi chiamati a deporre dal Pubblico Ministero Nicola Camerlingo che molto probabilmente verranno invitati a ricostruire le drammatiche ore della notte tra il 2 e il 3 luglio 2018. In quelle ore, sul territorio canavesano, si era abbattuto un violento temporale.

Il dramma

Guido Zabena, operaio 51enne di Favria, si trovava a bordo della sua automobile, una Fiat Punto di colore bianco. Aveva da poco finito il turno alla Dayco di San Bernardo di Ivrea e si era offerto di accompagnare a casa una sua collega di Feletto. Per tornare a casa, poi, ha imboccato il sottopassaggio che collega il paese a Rivarolo Canavese. La struttura, però, a causa della bomba d’acqua, si era trasformata in un trappola mortale: acqua e fango avevano rapidamente riempito il sottopassaggio. Sarà proprio l’operaio 51enne a chiamare i soccorsi che arriveranno purtroppo troppo tardi. In quei concitati minuti, dopo essersi reso conto di non riuscire in alcun modo ad uscire dalla macchina, aveva telefonato anche alla madre. La telefonata, però, era stata bruscamente interrotta dalla caduta della linea. Presagio di quello che da lì a breve si sarebbe saputo: la morte di Guido Zabena.

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