Movicentro di Ivrea: bagni chiusi, stazione usata come una latrina
De Stefano (Azione Italia - Viva) ha sollecitato un intervento del Sisp
Movicentro di Ivrea: bagni chiusi, stazione usata come una latrina.
Movicentro di Ivrea
Non si placano le polemiche sul degrado e la sporcizia intorno al Movicentro di Ivrea. Oltre ai problemi di ordine pubblico, nell'ultimo Consiglio comunale (lunedì 23 settembre) il capogruppo di Azione Italia-Viva, Massimiliano De Stefano, ha sollevato un'altra annosa questione: i bagni alla stazione sono chiusi in determinate fasce orarie e l'area viene usata come una latrina.
Bagni chiusi
Gli unici bagni agibili si trovano al Movicentro. Ma sono aperti solo in determinate fasce orarie. Quelli del vecchio edificio, invece, sono ormai chiusi dal 2008. Con lo stop dei treni per l'elettrificazione dei binari da Ivrea ad Aosta, sono stati introdotti i bus sostitutivi. "Ci sono migliaia di pendolari ogni giorno - ha osservato De Stefano - impossibilitati ad utilizzare i bagni pubblici, perché da un lato della stazione sono chiusi, mentre dall'altro non sono sempre aperti". Dal canto suo il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, ha detto di aver iniziato un confronto con Rfi per ottenere la riapertura dei vecchi servizi igienici nell'edificio sul lato di corso Nigra e via Torino. Ma quanto tempo ci vorrà? La necessità è ora.
La richiesta al sindaco
"E' una questione di igiene pubblica - ha osservato De Stefano - La stazione non può diventare una latrina". Al sindaco l'esponente di Azione Italia - Viva ha sollecitato la richiesta di un intervento dell'ufficio di Igiene e Salute pubblica dell'Asl To4 al fine di emanare un'ordinanza. "Perché si tratta di una situazione diventata ormai insostenibile, ancor più da quando - a gennaio - sono entrati in servizio i bus sostitutivi - ha stigmatizzato De Stefano - Gli unici bagni accessibili dovrebbero rimanere aperti parallelamente all'orario dei treni e venire chiusi quando non ci sono più le corse giornaliere, non prima lasciando i pendolari e gli autisti privi di servizi". In base alle vigenti normative solo il Comune può infatti chiedere un intervento del Sisp.
Il degrado e le segnalazioni dei cittadini
Il degrado creatosi è stato più volte lamentato e persino documentato attraverso immagini, puntualmente segnalate al consigliere di Azione Italia-Viva. Di certo non un bel "biglietto da visita" per una città come Ivrea, sito Unesco, e nei prossimi giorni in procinto di ospitare peraltro importanti appuntamenti. Che messaggio si veicola attraverso la sporcizia ormai cronica alla stazione? Che significato assume per una città che è stata dichiarata turistica e vuole rilanciare la propria immagine attraverso questo settore? "Non si può continuare a ignorare il problema e a procrastinarne la soluzione", ha tagliato corto De Stefano.