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Nole, Intesa Sanpaolo chiude: «serve istituire un servizio di trasporto comunale»

La proposta arriva dal gruppo consigliare «Costruire Futuro» per venire incontro ai nolesi che dovranno recarsi agli sportelli bancari di Lanzo o Ciriè

Nole, Intesa Sanpaolo chiude: «serve istituire un servizio di trasporto comunale»
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Nole, Intesa Sanpaolo chiude:
«serve istituire un servizio di trasporto comunale»

Niente da fare. Le numerose firme raccolte sia con la petizione cartacea che con quella on line non sono valse a fermare la decisione dei vertici dell’Intesa San Paolo di Nole che il 3 giugno scorso ha deciso di chiudere i battenti e mantenere attivo soltanto il servizio di Bancomat. Tutto il Consiglio comunale, coeso, si era mosso con una petizione condivisa chiedendo di mantenere l’importante servizio sul territorio nolese. Primo fra tutti il sindaco Luca Bertino. Unica banca rimasta era proprio l’Intesa San Paolo con attivo di correntisti e titolari di cassette di sicurezza che sfiorano poco meno di 10.000 utenti. Numeri elevati, che non hanno però fatto desistere i vertici del San Paolo dal chiudere la banca che per quarant’anni ha servito i cittadini (non solo nolesi) a pochi metri dalla centrale piazza Vittorio Emanuele. Ed ora, tutti i servizi, saranno smistati tra le sedi di Ciriè e di Lanzo con i notevoli disagi che già erano stati preannunciati settimane fa, all’inizio di una battaglia (quella di Comune e cittadini) che alla fine è stata persa dalla comunità nolese. Il problema, adesso, ce l’hanno quegli utenti che dovranno recarsi agli sportelli di Lanzo e di Ciriè e che non sono automuniti. Che fare? La proposta arriva dal gruppo di opposizione «Costruire Futuro» coordinato da Walter Togni. Una mozione, quella proposta dal gruppo consigliare che chiede l’istituzione di un servizio di trasporto comunale. «Nonostante la forte mobilitazione seguita all’annuncio della chiusura della filiale Intesa Sanpaolo di Nole, all’appello unitario del Consiglio comunale e alla massiccia adesione della cittadinanza sia alla raccolta firme cartacea sia alla petizione online, Intesa Sanpaolo non ha voluto tornare sui propri passi e ha confermato purtroppo la chiusura degli sportelli nolesi – scrivono i consiglieri Walter Togni, Davide Arminio, Roberto Viano e Valeria Castellar - È stata confermata la continuità dello sportello Bancomat, ma è evidente che è una piccola cosa di fronte alla perdita per l’intero paese. Continuiamo a ritenere che sia stata una decisione inopportuna, sbagliata e miope per le conseguenze pratiche che porta, in particolare l’obbligo di recarsi alle filiali di Cirié e Lanzo per correntisti e imprese, dove sono stati dirottati i loro conti. La filiale di Cirié, in particolare, già molto affollata e oberata, ha in più un grave problema di accessibilità e di parcheggi. Tanti utenti, che per ragioni più diverse non possono risolvere le proprie necessità con i servizi su Internet, saranno duramente penalizzati da questa nuova situazione. Per questo motivo – aggiungono - abbiamo presentato una mozione, da discutere nel prossimo Consiglio comunale, per chiedere che sia istituito un servizio di “Sportello del cittadino” che abbia nell’immediato lo scopo di fornire un servizio di trasporto a chiamata verso le filiali di Cirié o Lanzo per tutti quei cittadini che abbiano difficoltà di mobilità. Successivamente lo Sportello potrebbe occuparsi di altri servizi utili per la cittadinanza, come già accade per altre realtà territoriali, anche facendo rete con strutture presenti in altri Comuni. Crediamo sia una proposta avveduta e seria nell’ottica di far sentire il Comune più prossimo alle persone, e mitigare così l’impoverimento di opportunità che scelte sbagliate come quella di Intesa Sanpaolo producono. La decisione di Intesa Sanpaolo è fortemente censurabile, irriguardosa nei confronti delle esigenze territoriali e cieca di fronte agli effetti pratici che produrrà, soprattutto su quelle fasce di popolazione che per numerose e diverse ragioni non possono vedere accontentate le proprie esigenze attraverso l’home banking e sono quindi costrette a dover accedere alle filiali di Lanzo e Cirié – quest’ultima, in particolare, considerevolmente scomoda per accessibilità e comodità di fruizione».

 

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