San Giusto/Rivarolo

Non ce l'ha fatta Giulia Grigore, 18enne vittima di un incidente in monopattino

Travolta ieri da un'auto guidata da un 21enne sulla provinciale San Giorgio-Ozegna mentre andava al lavoro

Non ce l'ha fatta Giulia Grigore, 18enne vittima di un incidente in monopattino
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Non ce l'ha fatta Giulia Grigore, 18enne vittima di un incidente in monopattino.

Non ce l'ha fatta Giulia Grigore

Si è spenta alle prime luci dell'alba Giulia Grigore, 18 anni, vittima di un tragico incidente stradale avvenuto ieri mattina mentre si recava al lavoro a Rivarolo in monopattino. L'incidente è avvenuto sulla provinciale San Giorgio-Ozegna, il suo monopattino si è scontrato con un'Alfa Romeo Giulietta guidata da un 21enne di Lusigliè. L'impatto è stato violentissimo, la giovane è stata sbalzata a terra riportando gravi traumi cranico e facciali. Trasportata in elicottero al CTO di Torino, Giulia è deceduta alle prime luci dell'alba nonostante gli sforzi dei medici. Le comunità di San Giusto e San Giorgio Canavese sono sconvolte dalla tragedia. I carabinieri di Ivrea stanno indagando per chiarire la dinamica dell'incidente.

Il ricordo di Giulia

Giulia era una ragazza di animo buono e dal sorriso gentile che celava una tristezza profonda, la ricordano gli amici. Rimasta orfana di madre in giovane età, aveva dovuto affrontare responsabilità e sfide ben oltre i suoi anni, crescendo troppo in fretta. Nonostante le difficoltà economiche, Giulia affrontava la vita con dignità e determinazione, recandosi ogni mattina a Rivarolo dove lavorava come barista al Caffè Torino, sul suo monopattino, il suo unico mezzo di trasporto. Non era un lusso, ma una necessità, un simbolo del dramma della povertà. «Nonostante le difficoltà, riusciva a mantenere quella gentilezza che la rendeva speciale agli occhi di tutti. Giovane senza malizia semplice e buona,era circondata da tanti amici che le volevano bene per il suo cuore grande e la sua naturale dolcezza» la ricordano dal comune di San Giusto.
«Ieri sera, fino a notte inoltrata, quei suoi amici sono rimasti al suo fianco in ospedale, sperando , pregando e incoraggiandola a lottare. Volevano credere che la loro Giulia ce l'avrebbe fatta, che il suo sorriso triste avrebbe ritrovato la luce».
Giulia lascia il  papà e al suo fratellino Gabriele.

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