Nuovi parcheggi vicini all'ospedale destinati ai malati oncologici
Saranno una decina, nelle vie Alberetto e Matteo Pescatore
Saranno una decina, nelle vie Alberetto e Matteo Pescatore
CIRIE'. Torna il sereno tra il Comitato per la difesa del Presidio riunito Ciriè-Lanzo e l'amministrazione comunale di Ciriè. Ma per comprendere quanto successo, bisogna fare qualche passo indietro. Qualche mese fa l'asl To4, aveva deciso di sospendere molte delle terapie oncologiche nell’ospedale di Lanzo, poiché non vi sarebbero più stati i requisiti di sicurezza necessari per i pazienti. Ciò ha portato molte persone a doversi rivolgere all'ospedale di Ciriè. Uno dei problemi che hanno riscontrato è stato il parcheggio, poiché mentre nel presidio montano era possibile parcheggiare a poca distanza dalla struttura, a Ciriè è molto difficile, inoltre tutti i parcheggi nelle vicinanze sono a pagamento ed è un ulteriore problema per i malati. A chiedere un intervento risolutivo sulla questione la dottoressa Emiliana Roscioli attiva sostenitrice del comitato, che nei giorni scorsi ha incontrato la sindaca Loredana Devietti e il vicesindaco Aldo Buratto: «Durante l'incontro – ha spiegato la dottoressa Roscioli - il Comitato ha presentato la documentazione sulle risposte data da altri Enti o Associazioni al medesimo quesito. Ad esempio il comune di Torino fin dal 2013 rilascia un "permesso terapie" per dializzati e per malati oncologici che devono sottoporsi alle cure. Anche nel sito SuperAbile dell'INAIL viene detto che è possibile farsi rilasciare un apposito contrassegno di circolazione e di sosta anche per situazioni di disabilità temporanea ed è riconosciuto che la chemioterapia è invalidante perchè riduce sensibilmente la capacità di deambulazione. A questo proposito la disponibilità della sindaca Devietti e del vicesindaco Buratto è stata totale. Quest'ultimo, responsabile della viabilità del Comune di Ciriè, ha ipotizzato due possibili aree in Via Alberetto e in Via Matteo Pescatore, molto vicine all'Ospedale, dove si potranno riservare una decina di parcheggi per i malati oncologici. Rimane da verificare approssimativamente il numero di pazienti che si sottopongono quotidianamente a chemioterapia, l'orario del servizio (per eventualmente limitare il permesso a quello stesso orario) e l'ingresso all'Ospedale dedicato a questi pazienti».