Nuovo ospedale del Canavese, interviene Giorgio Bertola (M5S)

Bertola: “Completare gli investimenti ed avviare subito un dibattito aperto per progettare la nuova struttura”.

Nuovo ospedale del Canavese, interviene Giorgio Bertola (M5S)
Pubblicato:
Aggiornato:

Completare gli investimenti ed avviare un dibattito aperto con il territorio per progettare, tutti insieme, il nuovo ospedale del Canavese, è quanto chiede il Movimento 5 Stelle.

Nuovo ospedale del Canavese

Giorgio Bertola, Candidato Presidente Regione Piemonte per il Movimento 5 Stelle, interviene sulla questione del nuovo ospedale del Canavese e chiede di completare gli investimenti ed avviare un dibattito aperto con il territorio per progettare la nuova struttura.

"Avviare un dibattito aperto"

"E' quanto abbiamo ribadito oggi nel corso del sopralluogo all'ospedale di Ivrea - afferma Bertola -. Si rende necessario, prima di tutto, portare a termine gli interventi previsti. Pensiamo, ad esempio, alla riorganizzazione della nuova radiologia, all'introduzione di posti letto semi – intensivi in rianimazione, alla riorganizzazione dei poliambulatori e del reparto dialisi, alla ridistribuzione del percorso di ortopedia ed al progetto di umanizzazione di ostetricia e ginecologia. Progetti importanti per tutti i cittadini di Ivrea, dell'Eporediese e del Canavese".

Intervento urgente

"Allo stesso modo non è più rinviabile un percorso che porti alla realizzazione del nuovo ospedale del Canavese - prosegue il candidato alla presidenza in Regione Piemonte -. La struttura, risalente al 1956, mostra i segni del tempo. Il crollo della controsoffittatura avvenuto la settimana scorsa è solo l'ultimo episodio preoccupante. A ciò si aggiungono gli esiti di uno studio IRES del 2017 in cui l'ospedale di Ivrea viene definito in "fase tardiva di vita utile"".

Un progetto corale

"E' necessario quindi che la Regione Piemonte apra un dialogo con l'intero territorio - conclude Bertola - per progettare il nuovo Ospedale del Canavese. Vogliamo un dibattito con tutti i soggetti coinvolti: cittadini, operatori sanitari ed amministrazioni locali. Al contrario di come avvenuto fino ad ora, pensiamo ad esempio al Parco della Salute, con decisioni prese nelle segrete stanze della Giunta regionale e calate dall'alto".

Seguici sui nostri canali