Nuovo processo e licenziamento senza preavviso per l’agente della Locale coinvolto nella «Platinum»
Paolo Busso era stato accusato di aver favorito i Vazzana e assolto in appello per la tenuità del fatto. Tutto da rifare

Nuovo processo e licenziamento senza preavviso per l’agente della Locale coinvolto nella «Platinum»
Il licenziamento
«Per anni sono stato ingiustamente massacrato. Per come sono stato dipinto resto quello che toglieva i verbali alla mafia e sarei già dovuto essere in galera. Almeno lei scriva che sono innocente…». È un fiume in piena Paolo Busso, ex agente della Locale di Volpiano, travolto da anni di indagini, sospensioni, processi e, infine, dal licenziamento. Dopo un lungo iter disciplinare, il 22 maggio scorso l’Ufficio procedimenti disciplinari del Comune ha infatti disposto la sua cessazione dal servizio senza preavviso: la sanzione più grave prevista dal Contratto nazionale per il personale del comparto funzioni locali del 2022. Il provvedimento fa riferimento all’articolo 72 del Ccnl, che consente il licenziamento senza preavviso in caso di «fatti o atti dolosi, che, pur non costituendo illeciti di rilevanza penale, sono di gravità tale da non consentire la prosecuzione neppure provvisoria del rapporto di lavoro».
La vicenda
Per Busso, 57 anni, i guai iniziano nel 2021 con l’inchiesta «Platinum» della Direzione Investigativa Antimafia, che svela la fitta rete di legami della ‘ndrangheta in Canavese e porta all’arresto e poi alla condanna definitiva a 6 anni dei fratelli Mario e Giuseppe Vazzana. Anche il nome di Busso emerge nell’inchiesta: i magistrati lo accusano di aver favorito i Vazzana in sei verbali amministrativi tra il 2015 e il 2018 e di aver effettuato un accesso non autorizzato nella banca dati dell’anagrafe. Quando il suo nome compare nell’indagine, l’ex vigile – assunto nella polizia locale nel 2001 – viene subito messo in ferie forzate e, nell’agosto 2021, viene sospeso per venti giorni senza retribuzione. Successivamente viene reintegrato, ma con il rinvio a giudizio nel maggio 2022 scatta un nuovo procedimento disciplinare (poi sospeso), che comporta la riduzione dello stipendio al 50%. Nel settembre 2023 il Tribunale di Ivrea condanna Busso in primo grado a nove mesi per accesso abusivo e a tre mesi per aver favorito il boss in tre verbali su sei, accusa, quest’ultima, che decade nella sentenza d’appello dell’ottobre 2024, dopo l’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Decade anche il reato di accesso abusivo, considerato di «particolare tenuità» dai magistrati, che impongono tuttavia all’ex vigile a versare mille euro al Comune a titolo di risarcimento.
La decisione della Suprema Corte
Il 17 aprile, però, la Cassazione ha annullato quella sentenza, accogliendo il ricorso del Procuratore generale e ordinando un nuovo processo di secondo grado. Secondo la Suprema Corte la sentenza della Corte d’Appello «è obiettivamente contradditoria» e fondata su argomentazioni «manifestatamente infondate». Nella sentenza emerge «una pluralità di elementi che descrivono una apprezzabile offensività della condotta tenuta da Busso in qualità di pubblico ufficiale». Busso – come già rilevato dai giudici d’Appello – avrebbe abusato della sua funzione pubblica, tratto in errore l’addetta dell’anagrafe per ottenere l’indirizzo di residenza di un ex comandante, «mettendosi a disposizione di un appartenente alla criminalità organizzata». «Il 6 dicembre il reato va in prescrizione», anticipa Busso, ascoltato a febbraio ancora una volta in Comune, che al netto delle valutazioni penali ha ritenuto grave non solo il comportamento di Busso, ma anche il danno d’immagine arrecato all’ente.
Il ricorso dell'ex vigile
«Il mio licenziamento è giustificato solo mediaticamente – rincara l’ex vigile – rispetto la Commissione disciplinare, ma contesterò la decisione davanti al giudice del lavoro. È ingiusta e sproporzionata. Mi hanno tolto tutto, oggi non ho più nulla da perdere, ma voglio continuare a lottare, almeno per riavere il mio posto di lavoro. E pensare che tra pochi anni sarei potuto andare in pensione…».