Nuovo sequestro di cani da un'abitazione
Adesso c'è il problema del ricovero al canile degli animali portati in salvo.
Nuovo sequestro di cani da un'abitazione a Pont Canavese ieri, martedì 20 giugno 2023.
Nuovo sequestro di cani
Dopo un primo “blitz” messo in atto lo scorso 29 maggio 2023, nel quale erano stati portati via oltre venti cani da una casa privata in cui erano tenuti in condizioni di estremo degrado, ieri, martedì 20 giugno, si è svolto un secondo intervento nella stessa abitazione, dal bilancio ancora più sconvolgente: questa volta, infatti, ad essere salvati da uno stato igienico sanitario sono stati circa 30 esemplari adulti e una decina di cuccioli (e un gatto).
Secondo intervento
Parlare di “secondo intervento” è in realtà fuorviante, perché l’operazione (non si sa ancora quanto risolutiva), condotta dai Carabinieri di Pont con un mandato di perquisizione, arriva al termine di una lunghissima storia che ha i suoi albori nel lontano 1997. Da quell’anno il proprietario della casa in questione (un pontese di mezza età affetto da evidenti disturbi) ha ricevuto già due condanne per maltrattamento su animali, senza che questo gli impedisse di continuare ad accumulare cani in ogni interstizio della propria dimora (si parla addirittura di animali tenuti chiusi negli armadi). La vicenda è stata seguita fin dall’inizio dal canile di Caluso, che in passato aveva già ritirato una quarantina di cani dalla casa, chiedendo per anni una soluzione definitiva al problema. Dopo l’episodio del 29 maggio, in cui tra le altre cose una volontaria del rifugio di Barbania è stata aggredita violentemente dal pontese, a farsi portavoce dell’appello si sono aggiunte le organizzatrici della petizione «Salviamo i cani di Pont Canavese», che in poco tempo ha raccolto più di 3400 firme e 20.000 visualizzazioni sul portale online Change.
Il canile
Alcuni volontari hanno coadiuvato il ritiro dei cani, che sono malati, sporchi, denutriti e pieni di escrementi. Tra i tanti problemi si sono aggiunte la carenza di reperire un numero sufficiente di gabbie e la difficoltà di Luciano Sardino, gestore del canile di Caluso, a trovare una sistemazione per tutti gli animali. Per questo motivo i volontari stanno ora organizzando una raccolta fondi: chi volesse dare una mano può contattare direttamente il canile di Caluso.