La richiesta del sindacato

Nursind chiede chiarezza sui test sierologici al personale sanitario

Il sindacato di categoria ha forti dubbi sulla reale finalità di questa iniziativa

Nursind chiede chiarezza sui test sierologici al personale sanitario
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Nursind chiede chiarezza sui test sierologici al personale sanitario. Il sindacato di categoria ha forti dubbi sulla reale finalità di questa iniziativa.

Nursind chiede chiarezza

Da lunedì 4 Maggio via ai test sierologici al personale sanitario. Il Nursind, sindacato di categoria, chiede chiarezza sulla reale finalità di questa iniziativa. "Come sindacato sia a livello nazionale che regionale - si legge nel comunicato stampa - abbiamo espresso molti dubbi sulle reali finalità dei test. Infatti nonostante le rassicurazioni della Regione, non si comprende come mai in controtendenza alle altre Regioni, in Piemonte si eseguirà solo la ricerca degli anticorpi di tipo G. Infatti ci risulta ad esempio che in Toscana e Emilia Romagna viene associata anche la ricerca della classe anticorpali di tipo M che indica un'infezione in atto. Addirittura in altre regioni oltre ai test sierologici viene comunque associata l'esecuzione del tampone rinofaringeo. Vogliamo sperare che la scelta non sia dovuta al fatto di trovare numerosi operatori positivi che dovrebbero essere lasciati a casa perché potenzialmente contagiosi".

Perplessità

"Senza voler essere complottisti - proseguono dal sindacato - a questo legittimo dubbio si associano altri sulle reali finalità dei test sierologici. Un'eventuale presenza di anticorpi neutralizzanti infatti, potrebbe autorizzare qualcuno a mandare il personale sanitario a contatto con i pazienti COVID senza DPI o comunque inadeguati. O ancora, la loro presenza potrebbe essere un pericoloso tentativo di portare ad un rientro anticipato del lavoratore al domicilio positivo o in attesa di tampone? In un momento di poca conoscenza e di molteplici dubbi sul virus, come sindacato riteniamo doveroso porre molteplici dubbi sull'argomento".

La richiesta

Ecco cosa chiedono gli infermiri. "Abbiamo inviato richiesta alla Regione Piemonte di voler porre la massima attenzione ai test sierologici e di associare la ricerca di IGG a quella di IGM e tamponi. Riteniamo che superiore al diritto positivo sia il diritto naturale di tutelare la propria vita. Riteniamo, in ogni caso, che l’infermiere non debba accedere alle aree COVID senza i necessari dispositivi di protezione individuale.

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