Omicidio Rosboch inizia processo Abbattista

Questa mattina, martedì 17 ottobre, davanti alla Corte d'Assise di Ivrea si è aperto il processo  a Caterina Abbattista, la madre di Gabriele Defilippi, già condannato per l'omicidio della professoressa di Castellamonte. 

Omicidio Rosboch inizia processo Abbattista

Questa mattina, martedì 17 ottobre, davanti alla Corte d’Assise di Ivrea si è aperto il processo  a Caterina Abbattista, la madre di Gabriele Defilippi, già condannato per l’omicidio della professoressa di Castellamonte. 

Questa mattina, martedì 17 ottobre, davanti alla Corte d’Assise di Ivrea si è aperto il processo  a Caterina Abbattista, la madre di Gabriele Defilippi, già condannato per l’omicidio della professoressa di Castellamonte. 

Omicidio Rosboch in aula davanti alla Corte d’Assiste

Caterina Abbattista, operatrice sanitaria, si è sempre proclamata estranea al delitto e per questo ha scelto il rito ordinario, a differenza di Defilippi e del suo complice Roberto Obert, già condannati in primo grado l’uno a 30 anni (invece dell’ergastolo come chiesto dal procuratore capo di Ivrea), l’altro a 19 anni (sconto dipeso anche dalla sua condotta e dalla collaborazione dimostrata durante le indagini).

Il ruolo della donna

Secondo l’accusa,  Abbattista sapeva i piani del figlio, ma non avrebbe fatto nulla per fermerlo. Anzi lo avrebbe poi “coperto” anche dopo, quando si indagava per la scomparsa della professoressa Gloria Rosboch, invece già uccisa e fatta sparire dall’ex allievo e dal suo complice ed ex amante nella  ex discarica di Rivara dove un mese dopo è stato trovato il cadavere.

La linea difensiva

Caterina Abbattista, assistita dall’avvocato Zancan, si è sempre dichiarata innocente e già durante le udienze davanti al Gup ha sostenuto la sua versione, leggendo anche una lettera dove chiariva la sua posizione e chiedeva scusa ai genitori di Gloria Rosboch. Nel corso del processo, ora, sono decine e decine i teste chiamati a ricostruire quanto accaduto, dalla truffa alla prof fino al sanguinoso epilogo.

Udienza sospesa per decidere sulla testimonianza del figlio

La Corte si è ritirata per decidere se sentire in aula anche il figlio più piccolo di Caterina Abbattista. Durante le indagini infatti alcune dichiarazioni del fratellino di Gabriele erano state determinanti, a cominciare dal suo racconto sul giorno del delitto, il 13 gennaio 2016, quando rimase a casa. E’ stato il difensore della donna a eccepire sull’ammissione, o meno,  della testimonianza raccolta nell’incidente probatorio in fase di indagine.