«Ora è riunito in un abbraccio con l’amata Gloria», l'addio a Ettore Rosboch
La comunità ha salutato Ettore Rosboch durante le esequie di mercoledì 3 mostrando la sua vicinanza alla moglie Marisa
«Ora è riunito in un abbraccio con l’amata Gloria»: la comunità di Castellamonte ha salutato Ettore Rosboch durante le esequie di mercoledì 3 mostrando la sua vicinanza alla moglie Marisa.
«Ora è riunito in un abbraccio con l’amata Gloria»
Un centinaio di persone ha accompagnato l’ultimo viaggio terreno di Ettore Rosboch mercoledì 3 novembre, quando si sono svolte le sue esequie presso la chiesa parrocchiale. Con lui verso la chiesa, affranta e sola, la moglie Marisa, con cui ha condiviso tanti momenti difficili dopo la tragica morte dell’amata figlia Gloria avvenuta all’inizio del 2016. In tanti hanno dimostrato il loro affetto e la loro vicinanza alla moglie, dimostrando quanto può essere unita una comunità nei momenti difficili.
Le parole del parroco
Tanto conforto anche nelle parole del parroco Don Angelo Bianchi, che ha officiato la Santa Messa del funerale: «Quello ad Ettore è soltanto un arrivederci, anche se stiamo perdendo una persona cara ed un componente importante della nostra comunità. Ettore, purtroppo, ha cominciato a morire anni fa, con la morte dell’amata Gloria. Dentro di lui la perdita della figlia ha provocato grande sofferenza. Non siamo riuniti per ricordare tragedie o fare accuse, ma per cercare di vivere con normalità questa fine del percorso di vita, purtroppo ineluttabile. Sono certo che il Signore avrà subito riconosciuto la sofferenza del nostro Ettore e l’avrà semplicemente amata e compresa prima di farlo entrare nella vita eterna. I funerali sono per noi, che abbiamo bisogni di credere nella vita eterna. Sicuramente Ettore, accanto al Padre, ha trovato Gloria, il frutto dell’amore suo e di Marisa, ed ora saranno riuniti in un abbraccio di pace. Ciao Ettore, arrivederci».
Un papà-simbolo
Ettore Rosboch, venuto a mancare lo scorso 1 novembre, aveva 90 anni e gli ultimi vissuti sono stati pieni di sofferenza, come ha sottolineato il parroco nel suo ultimo saluto. E’ una storia ormai conosciuta da tutti quella che ha investito la sua famiglia, con l’omicidio dell’amata figlia Gloria. Ettore era purtroppo salito alla ribalta delle cronache nazionali nel 2016, quando la sua unica figlia, insegnante di francese conosciuta da tutti nella cittadina canavesana, era stata barbaramente assassinata da Gabriele Defilippi, suo ex allievo, e Roberto Obert. Ettore era sempre stato presente in ogni fase processuale della vicenda, supportato dall’indomita Marisa, in un’instancabile ricerca della verità che li ha aiutati a sopportare l’immane dolore che li aveva colpiti così duramente. Simbolo di un papà amorevole, che tante volte ha raccontato la vita serena e felice con la figlia, anche nel corso del procedimento a carico della madre di uno dei due imputati condannati per la morte di Gloria ed indagata per complicità, era diventato una figura abituale delle aule giudiziarie del Tribunale di Ivrea e della cronaca nazionale, una dolente immagine di padre addolorato in lotta per la memoria dell’adorata figlia nonostante l’età e le difficili condizioni di salute.