Osservatorio Migranti ringrazia Monsignor Bettazzi

"Dovremmo guardare alle persone come a risorse da far crescere e non come a pesi da scansare".

Osservatorio Migranti ringrazia Monsignor Bettazzi
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Dopo la lettera scritta da Monsignor Bettazzi al premier Conte in cui il vescovo di Ivrea chiedeva di riaprire i porti per accogliere i migranti, l'Osservatorio Migranti di Ivrea ha voluto scrivere una lettera di ringraziamento.

Osservatorio Migranti

L’Osservatorio Migranti è costituito da circa 210 persone e dalle seguenti associazioni: ACMOS, Associazione donne contro la discriminazione Casa delle Donne, Centro Migranti Diocesi Ivrea, Centro Gandhi, Chiesa Valdese Ivrea, Good Samaritan, Legambiente, L’albero della Speranza, Libera Coordinamento Ivrea e Canavese, Centro Documentazione Pace, MIR Movimento Internazionale Riconciliazione, ZAC cooperativa sociale, Associazione Serra Morena, SPI CGIL del Canavese, FNP CISL del Canavese, Anpi di Ivrea e Basso Canavese.

La lettera di ringraziamento

Caro Vescovo Luigi,
ci piace rivolgerci a lei con questa parola “caro” perché è veramente caro a noi come uno di famiglia con cui si dividono fatiche e speranze; e anche fiducia nel futuro della comunità.
La vogliamo ringraziare per la lettera aperta che ha voluto indirizzare al Presidente del Consiglio dei Ministri del nostro Paese.
Lei ha interpretato, in quello scritto, le nostre preoccupazioni per un possibile venir meno di criteri fondamentali della convivenza umana; e ha condiviso la paura che a volte ci pervade, non già dell’arrivo di poveri nostri uguali, ma della perdita di umanità dei nostri governanti e di non poca parte delle persone, un lento scivolare verso la barbarie che tradisce i fondamenti della nostra Costituzione La sua voce ci aiuta ad avere più consapevolezza e coraggio, nella speranza che si aggiungano altre voci di esponenti delle religioni, della cultura, di chi ha avuto più opportunità di crescere e non riservi la crescita a solo beneficio personale o del proprio gruppo.
La sua voce ben si accompagna a quella del Vescovo di Roma Francesco, e sono voci, ci creda, di grande conforto e sostegno anche a coloro fra di noi che non condividono la fede religiosa, ma condividono fortemente quella nella fratellanza umana, nei diritti inalienabili delle persone, la fede che solo nella promozione di tutte le persone ci sia la realizzazione anche della nostra singola persona.
La vera invasione che ci preoccupa è quella della irrazionalità, la chiusura delle menti, non potrà che produrre dolore e disastri, e già lo fa e molti di più ne promette.
Una Europa in forte declino demografico e invecchiamento potrebbe, secondo noi, avere un forte ruolo di cooperazione alla crescita del capitale umano e professionale di tante giovani persone che giungono con speranza e aspettative nelle nostre comunità.
Dovremmo guardare alle persone come a risorse da far crescere e non come a pesi da scansare, le diversità , come ci ha insegnato, sono un'occasione nuova per rimetterci in gioco, per nuovi progetti Caro Vescovo Luigi, continui a farci questa buona compagnia, gliene saremo sempre grati. Noi continueremo perché non è possibile fare diversamente: non possiamo dimetterci da persone umane, non possiamo far finta di non vedere e non sentire.
Grazie ancora

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