lo sfogo della Consigliera del pd

Piscina di Ivrea chiusa: il Pd punta il dito contro l'amministrazione comunale

"L’attenzione verso gli utenti, i nostri cittadini, devono essere messi al primo posto"

Piscina di Ivrea chiusa: il Pd punta il dito contro l'amministrazione comunale
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Piscina di Ivrea chiusa: il Pd punta il dito contro l'amministrazione comunale

"I problemi si discutono insieme"

"Come Consigliera del PD sono consapevole della stagione a cui andiamo incontro. Sono consapevole che gli impianti natatori sono tra le strutture più energivore, dovendo garantire il riscaldamento dell'acqua, e contemporaneamente, non generano profitti particolarmente rilevanti ma la chiusura di un servizio, in questo caso della piscina comunale dovrebbe essere l’ultima “ratio” e, se si dovesse andare, eventualmente, in quella direzione, ecco che sarebbe consigliabile parlarne in commissione e discuterne insieme ai consiglieri comunali". Inizia così lo sfogo della consigliera Pd del Comune di Ivrea, Gabriella Colosso riguardo alla chiusura "silenziosa" della piscina, e continua: "Questo l’agire di una Amministrazione attenta e capace di riconoscere al Consiglio Comunale un luogo in cui i problemi si discutono e insieme (maggioranza e minoranza) trovano la soluzione migliore per la cittadinanza, per i bambini. Soprattutto per i bambini, che stanno uscendo da due anni di Covid e non possono esercitare lo sport da loro più gettonato: il nuoto. E invece no! Troviamo la notizia sui giornali e nel “Palazzo” tutto tace".

"L'amministrazione deve garantire i servizi per le famiglie"

Continua la consigliera "La chiusura va scongiurata perché l’obiettivo di una Amministrazione è quella di garantire i servizi per le famiglie e non quella di intraprendere la via più breve: chiusura in attesa di … L’attenzione verso gli utenti, i nostri cittadini, devo essere messi al primo posto ed invece non sono stati avvisati, nessun comunicato alla bacheca, il nulla! Certo la situazione va monitorata e vanno messe in atto tutte le azioni possibili per contenere i costi. Come è del tutto evidente che occorrerà la disponibilità, la collaborazione e la pazienza di tutti, per sostenere l'impatto dei rincari. Ma i servizi alla persona sono un patrimonio e questo patrimonio non può e non deve andare perso o lasciato lì ad attendere giorni migliori. Sono, ma credo di poter dire che siamo tutti consapevoli, e non da oggi, delle gravi ripercussioni economiche dell'aumento dell'energia elettrica e del gas sull'intero tessuto economico, industriale e pubblico del nostro Paese, e allora può mai essere questo, il modo di gestire, in modo trasparente, un così grave momento di crisi?".

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