Ponte Preti: discussione in Consiglio Metropolitano

Ricca e Rostagno presenti come portavoce delle zone interessate.

Ponte Preti: discussione in Consiglio Metropolitano
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Ponte Preti, se n'è discusso in consiglio metropolitano.

Ponte Preti

Si è discusso della questione Ponte Preti nell'ultima seduta del Consiglio Metropolitano di mercoledì scorso.
Il gruppo di centrosinistra ha chiesto notizie sulla gestione del traffico sul viadotto sul torrente Chiusella e ha chiesto che la questione venga affrontata in un confronto serrato con la Regione, Ente che potrebbe mettere a disposizione le risorse per realizzare una variante.
Il Consigliere delegato ai lavori pubblici ha affermato di condividere lo spirito della mozione, ma non la premessa, derivante da articoli di stampa e dalla presa di posizione di un’associazione del territorio. Il Consigliere delegato ha poi spiegato che i tecnici della Città metropolitana hanno assicurato che il ponte Preti è costantemente monitorato e che non vi sono pericoli imminenti di cedimento. Vi sono semmai problemi sulla parte più superficiale “a vista” dell’infrastruttura, che non desta comunque preoccupazioni in merito alla situazione strutturale.

Le possibilità

La realizzazione di un nuovo ponte e la contestuale rettifica della sede stradale, eliminando l’attuale strozzatura e l’andamento tortuoso della Provinciale 565, è inserita in un’ipotesi di accordo di programma su di una serie di strade individuate dal Ministero dei Lavori pubblici, che sarebbero oggetto di una riclassificazione a rete stradale nazionale, con il ritorno quindi alla gestione Anas. In merito a tale intervento la Città Metropolitana ha da tempo redatto un progetto preliminare.

Le parole di Ricca, portavoce della Zona omogenea 9 Eporediese

Rimane aperto il tema della necessità di un collegamento più veloce e razionale tra il Canavese occidentale e l’Eporediese, sottolineato dal Sindaco di Bollengo Luigi Ricca, vice-portavoce della Zona omogenea 9 Eporediese. Ricca ha passato in rassegna i punti critici della viabilità ex statale e provinciale nel territorio dell’Eporediese, facendo riferimento al progetto di miglioramento e messa in sicurezza della “Pedemontana”, che avrebbe dovuto collegare in modo più razionale e veloce il Biellese, l’Eporediese e il Canavese occidentale. La valutazione del costo di realizzazione di una variante al ponte Preti, ammonterebbe a circa 20 milioni di Euro. Altro punto su cui è intervenuto il sindaco di Bollengo è l'esigenza del territorio che venga realizzato il traforo del Monte Navale a Ivrea.

Le parole di Rostagno, portavoce della Zona omogenea 8 Canavese Occidentale

Il Sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno, portavoce della Zona omogenea 8 Canavese Occidentale, ha chiesto un impegno nel confronto con l’Anas per la realizzazione di una viabilità alternativa in una zona interessata da un notevole traffico pesante. Secondo Rostagno, per ovviare alla difficoltà per i TIR di incrociarsi sul ponte si potrebbe consentire il traffico pesante sul viadotto in un solo senso di marcia, utilizzando l’autostrada Torino-Ivrea per l’altro senso, ovviamente senza il pagamento del pedaggio.

Le conclusioni

Il gruppo della lista “Città di città” ha ribadito che le premesse della mozione sono più che motivate, mentre il Vicesindaco metropolitano ha concordato con il Sindaco di Bollengo sull’esigenza che gli amministratori facciano lobby al servizio del territorio. È un atteggiamento che deve essere tenuto anche nella predisposizione del Bilancio. I portavoce delle Zone omogenee verranno pertanto informati sull’ordine del giorno dei lavori della Commissioni e si terranno regolarmente incontri nei diversi territori per raccoglierne le esigenze. I Sindaci di Bollengo e Rivarolo sono quindi stati invitati dalla Lista civica per il territorio a partecipare ai lavori della Commissione che affronterà nuovamente il tema del ponte Preti.

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