Protesi bionica alla mano per un giovane vercellese

Si tratta di una tecnologia mai adottata prima in Italia.

Protesi bionica alla mano per un giovane vercellese
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Protesi bionica alla mano: un giovane vercellese è la prima persona in Italia ad aver una “i-Digits quantum”.

Protesi bionica alla mano per un futuro da pilota

Gabriele Luberto è un ragazzo di Vercelli. Classe 2000, il prossimo anno concluderà il percorso di studi all’Istituto Tecnico Aeronautico. La sua grande passione è sempre stata il volo. Una malformazione congenita gli causò però alla nascita un sottosviluppo della mano e l’assenza delle dita.

La protesi per coronare il suo sogno

Il ragazzo è stato a lungo autonomo anche senza una protesi: «Me la sono sempre cavata da solo, senza utilizzare protesi.
Sinceramente non ne ho mai sentito il bisogno e sono riuscito a farne a meno, arrangiandomi come meglio potevo – racconta – Purtroppo, per chi ha delle difficoltà come me, spesso le porte sono e restano
chiuse, specialmente in Italia. Io voglio fare il pilota a tutti i costi e sto studiando e lavorando sodo per
raggiungere questo obiettivo, ma a causa delle mie condizioni, tutto questo non basta. Quando tempo fa ho saputo che all’estero avrei avuto la possibilità di coronare il mio sogno, insieme ai miei genitori abbiamo deciso che era arrivata l’ora di ricorrere ad una protesi. In Italia non posso avere la possibilità di pilotare un aereo. Sarei il primo a presentarmi al centro di medicina aeronautica italiana con la protesi, dando magari spazio e opportunità a chi è nella mia stessa situazione».

Sl sito dei colleghi di Notizia Oggi Vercelli l'intera storia di Gabriele.

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