la conferma dai sindacati

Quattro dipendenti Amazon Torrazza positivi al Coronavirus

La conferma arriva prima dai sindacati della Cgil e poi direttamente dal polo logistico piemontese.

Quattro dipendenti Amazon Torrazza positivi al Coronavirus
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Quattro dipendenti Amazon Torrazza positivi al Coronavirus. La conferma arriva prima dai sindacati della Cgil e poi direttamente dal polo logistico piemontese.

Dipendenti Amazon Torrazza positivi al Coronavirus

All’interno di Amazon Torrazza, il polo logistico inaugurato un anno fa, si sono verificati quattro casi di persone positive al Coronavirus Covid-19. Una situazione che così spiega la direzione:

Dall’inizio dell’emergenza si sono verificati quattro casi di positività presso il Centro di distribuzione di Torrazza Piemonte. Tre di questi non prestano attività lavorativa presso il sito da oltre 14 giorni. Dopo esserci confrontati con i funzionari della sanità pubblica, riteniamo che i rischi per i nostri dipendenti siano bassi, ma continuiamo a monitorare la situazione. Stando a quanto affermato dall’Organizzanione Mondiale della Sanità Il periodo di incubazione del Coronavirus va da 1 a 14 giorni. Per periodo di incubazione si intende il tempo trascorso dal momento in cui è stato contratto il virus e quello in cui cominciano a manifestarsi i primi sintomi. Sin dal primo momento, abbiamo lavorato a stretto contatto con le autorità locali per rispondere in modo proattivo alla situazione di emergenza, continuando a garantire il nostro servizio ai clienti e preservando allo stesso tempo la salute e la sicurezza di tutti i nostri dipendenti. In quest’ottica abbiamo introdotto una serie di misure preventive in tutti i nostri centri logistici per salvaguardare i nostri dipendenti ed i dipendenti dei fornitori di servizi: abbiamo aumentato le operazioni di pulizia dei siti, rivisto oltre 100 processi al fine di portare la distanza interpersonale minima a due metri e richiesto ai corrieri di restare a distanza quando effettuano le consegne ed eliminato la firma di avvenuta ricezione del pacco. Stiamo inoltre effettuando controlli sulla temperatura prima che le persone entrino nei nostri siti e stiamo mettendo a disposizione del personale mascherine chirurgiche nelle sedi in cui è richiesto dai provvedimenti vigenti. Negli altri siti le mascherine sono messe a disposizione per chi volesse una protezione supplementare, in base alla possibilità di approvvigionamento.

I sindacati

A lanciare l’allarme già nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 14 aprile 2020, sono stati i sindacati della Cgil che spiegano:

Il 7 aprile Amazon ha contattato telefonicamente i Rappresentanti dei Lavoratori comunicando che si era verificato un nuovo caso di positività Covid 19. Il 14 aprile, durante la riunione del Comitato di Sicurezza, è stato comunicato un altro caso. Abbiamo subito chiesto all’Azienda di dare risposte ufficiali a queste domande su entrambi i casi:

  • Quali sono i reparti ed i turni coinvolti?
  • E’ stato attivato il protocollo previsto con l’Asl di riferimento?
  • I lavoratori eventualmente venuti a contatto con le persone contagiate sono stati individuati e informati?

Nelle scorse settimane abbiamo fatto numerose segnalazioni alle autorità competenti ASL, Prefettura, Regione Piemonte al fine di verificare che la sicurezza dei lavoratori fossero rispettate; inoltre abbiamo chiesto al Prefetto di pronunciarsi sulla spedizione di merci non essenziali che Amazon sta continuando a fare perché ritenevamo che alcune misure di sicurezza non fossero state prese o che ci fosse vigilanza sul rispetto delle regole.
Pretendiamo che Amazon sia trasparente e ci dia delle informazioni che consentano di tutelare la salute dei lavoratori.
Riteniamo che questo non stia accadendo dunque ricordiamo a tutti i lavoratori che lo stato di agitazione dichiarato il 19 marzo è ancora in piedi.

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