"Questo non è amore", la Polizia presenta il protocollo Eva contro la violenza sulle donne in vista dell'8Marzo
La Polizia di Stato ha intrapreso numerose iniziative per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. Tra gli ultimi, per esempio, nell’ambito della campagna .”…Questo non è amore” anche il “Progetto Camper – Il Camper della Polizia contro la violenza di genere”, iniziativa che finora ha interessato 22 Questure e che lo scorso 14 febbraio, in occasione di San Valentino, ha visto operatori qualificati della Polizia di Stato a Torino in piazza Carlo Alberto per promuovere la campagna contro maltrattamenti, atti persecutori e violenze. In questa direzione si muove anche l’adozione del protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite) da parte di tutte le Questure italiane.
La Polizia di Stato ha intrapreso numerose iniziative per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. Tra gli ultimi, per esempio, nell’ambito della campagna .”…Questo non è amore” anche il “Progetto Camper – Il Camper della Polizia contro la violenza di genere”, iniziativa che finora ha interessato 22 Questure e che lo scorso 14 febbraio, in occasione di San Valentino, ha visto operatori qualificati della Polizia di Stato a Torino in piazza Carlo Alberto per promuovere la campagna contro maltrattamenti, atti persecutori e violenze. In questa direzione si muove anche l’adozione del protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite) da parte di tutte le Questure italiane.
La Polizia di Stato ha intrapreso numerose iniziative per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne. Tra gli ultimi, per esempio, nell’ambito della campagna .”…Questo non è amore” anche il “Progetto Camper – Il Camper della Polizia contro la violenza di genere”, iniziativa che finora ha interessato 22 Questure e che lo scorso 14 febbraio, in occasione di San Valentino, ha visto operatori qualificati della Polizia di Stato a Torino in piazza Carlo Alberto per promuovere la campagna contro maltrattamenti, atti persecutori e violenze. In questa direzione si muove anche l’adozione del protocollo E.V.A. (Esame delle Violenze Agite) da parte di tutte le Questure italiane. Lunedì 6 marzo, presso la Biblioteca Nazionale Universitaria, auditorium “Vivaldi”, in piazza Carlo Alberto, dalla 9.30 alle 12.00, alla presenza del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, la Questura di Torino ha organizzato il convegno dal titolo “…Questo non è amore- Protocollo E.V.A. per non dimenticare” nel quale verrà presentato il protocollo E.V.A. per il contrasto alla violenza di genere. Il protocollo E.V.A. ha codificato in linee guida le best practise per la gestione degli interventi legati alla violenza di genere in caso di primo intervento degli addetti al controllo del territorio, come avviene nel caso delle cosiddette “liti in famiglia”. Le linee guida si rivolgono non solo agli operatori sul campo ma anche a coloro che, in Sala Operativa, coordinano e gestiscono a distanza tutte le fasi dell’intervento. Si tratta di procedure che consentono agli equipaggi della Polizia di Stato di sapere, per esempio, se vi siano stati in passato altri episodi di violenza nello stesso contesto familiare e che, attraverso la compilazione di checklist, permettono anche in assenza di formali denunce, di tenere sotto controllo situazioni di disagio nelle quali intervenire in caso di reiterazione di fatti violenti.