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Rapina finisce in tragedia nel Cuneese, gioielliere spara e uccide due banditi, il terzo è in fuga

Il negozio era stato già teatro di un colpo cruento sei anni prima: legato con la figlia, al proprietario avevano anche fratturato il setto nasale.

Rapina finisce in tragedia nel Cuneese, gioielliere spara e uccide due banditi, il terzo è in fuga
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E’ finita nel sangue una tentata rapina nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 28 aprile 2021, nella frazione Gallo di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo.

Rapina finisce in tragedia nel Cuneese

Tre banditi hanno preso d’assalto, come raccontano i colleghi di Prima Cuneo, attorno alle 18.30, la gioielleria Mario Ruggero in via Garibaldi 71, la strada principale del paese, meno di 2mila anime non lontano da Alba.

IL LUOGO DELLA TRAGEDIA:

Il titolare ha reagito, sparando: due rapinatori sono morti, mentre è caccia all’uomo in tutta la provincia per rintracciare un terzo complice, riuscito a dileguarsi.

Due banditi morti, il terzo in fuga

Nel 2015 lo stesso esercizio era stato teatro di un altro colpo cruento: il titolare e la figlia erano stati legati e imbavagliati da una coppia di nomadi 45enni, marito e moglie. Lui aveva riportato la frattura del setto nasale e rimediato una prognosi di un mese per le ferite ricevute. I malviventi erano stati rintracciati ancora con tutto il bottino, dieci chi li di preziosi del valore di ben 300mila euro.

L’interno del negozio

 

Il sindaco: “Presa di mira una famiglia onesta e per bene”

Sotto shock la piccola comunità. I cadaveri dei due banditi sono rimasti in strada, coperti da teli, durante i rilievi dei Carabinieri.

Sul posto anche il sindaco Gianfranco Garau, che ha sentito la sparatoria proprio mentre stava per cominciare il Consiglio comunale nel Municipio poco distante. “So solo che è stata presa di mira una famiglia onesta e per bene”, ha dichiarato a caldo.

Grafica natalizia del negozio

Non è certo la prima volta che accade un fatto così drammatico. Due anni fa, in provincia di Cremona, era finita diversamente.

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