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Recuperare la Casa-forte Gran Betun nel vallone di Servino

Un patrimonio unico da promuovere in chiave turistica.

Recuperare la Casa-forte Gran Betun nel vallone di Servino
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Recuperare la Casa-forte Gran Betun nel vallone di Servino a Ronco.

Recuperare la Casa-forte

Il Comune di Ronco intende recuperare la Casa-forte «Gran Betun» di Recré nel vallone di Servino, piccolo gioiello di architettura medioevale e preziosa testimonianza della vita rurale tra le montagne della valle Soana. Il progetto «Recupero e restauro della casa-forte Gran Betun» è stato presentato lo scorso 29 aprile al GAL Valli del Canavese per ottenere il finanziamento nell’ambito del bando del Piano di Sviluppo Rurale per «Interventi di riqualificazione degli elementi tipici del paesaggio e del patrimonio architettonico rurale».

Il progetto

«L'intero percorso di acquisizione al patrimonio comunale e di progetto, supportato dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino (SABAP-TO), è terminato con la richiesta di finanziamento al GAL che, se ammessa a contributo, permetterà di salvare dal crollo e di consegnare alla collettività quello che è uno dei beni dal più elevato valore storico-culturale e documentale del territorio e ora danneggiato da decenni di abbandono» ha comunicato il Comune attraverso i suoi canali social. In particolare, il progetto di recupero architettonico, redatto dall'architetto Andrea Fausone e dal geometra Davide Querio, è finalizzato alla creazione di un «punto di scoperta» delle case-forti, collegato con la rete escursionistica locale, accessibile e sempre fruibile da parte dei visitatori.

La storia della Gran Betun

La casa-forte di Servino, risalente all'XI-XII secolo rappresenta una testimonianza, insieme alle altre case-forti delle Valli Orco e Soana e dell'alto Canavese, del fenomeno del «micro-incastellamento» tardo-medioevale, ed è un bene culturale censito ai sensi della legge regionale 35/1995 e riconosciuto dal Piano Paesaggistico Regionale tra le componenti paesaggistiche dell'ambito 32 - Val Soana. La «Gran Betun» (gran magazzino), danneggiata dal crollo del tetto ma molto interessante per le tecniche costruttive impiegate, sorge su un masso roccioso a 1.460 metri di quota ed è circondata da un piccolo nucleo di edifici per le attività agropastorali, tutti incastonati nella splendida cornice alpina a prateria del Vallone di Servino, tra cui un «rascard», tipica abitazione con pareti e pavimenti in legno e tetti in lose. Un patrimonio unico da recuperare e promuovere adeguatamente anche in chiave turistica.

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