Misure di emergenza

Regione: un contributo ad artigiani e commercianti chiusi per emergenza Covid

La Giunta regionale approverà entro il 15 maggio la delibera per il contributo a commercianti e artigiani da 88 milioni di euro.

Regione: un contributo ad artigiani e commercianti chiusi per emergenza Covid
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Mauro Fava: «La Regione è vicina ad artigiani e commercianti chiusi per l’emergenza Covid-19: a ciascuno di loro un contributo a fondo perduto fino a 2500 euro».

Contributo ad artigiani e commercianti

La Regione avvia la sua prima misura concreta in favore delle categorie che maggiormente sono state colpite dalla prolungata chiusura per l’emergenza Coronavirus. «La Giunta ha stabilito l’erogazione di un contributo a fondo perduto per tutti i commercianti e gli artigiani fino a 2500 euro, per una spesa totale di 88 milioni di euro – commenta il consigliere regionale della Lega Mauro Fava – Un sostegno che sarà fornito in maniera diretta, semplice, senza gli intralci burocratici legati alle inefficaci misure approvate sinora dal Governo, che nella maggior parte dei casi non sono servite a nulla. La Regione Piemonte, infatti, verserà le somme direttamente: bastano solo una pec e il codice Iban. Non è finita, comunque, perché da lunedì prossimo verranno ufficializzate delle nuove misure economiche, sempre in favore di chi, in questi due mesi, non ha potuto esercitare la propria attività. Non dimentichiamo nessuno».

Aiuto concreto

La Giunta regionale approverà entro il 15 maggio la delibera per il contributo a commercianti e artigiani da 88 milioni di euro, che rientra nell’ambito del piano “Riparti Piemonte” per complessivi 800 milioni di euro. A quel punto a tutti gli interessati verranno inviate le pec, a cui basterà rispondere di avere l’intento di riaprire fornendo il codice Iban e la Regione tramite Finpiemonte erogherà i capitali. Nel dettaglio, sono queste le attività che beneficeranno del contributo regionale (con i relativi importi): Ristoranti e agriturismi (8612 in Piemonte): 2500 euro; Ristorazioni da asporto (2426): 2500 euro; Gelaterie e pasticcerie (1196): 2500 euro; Ristorazioni senza sede fissa (take away) (233): 1300 euro; Società di catering (90): 2500 euro; Bar (10032): 2500 euro; Negozi di estetica e istituti di bellezza (3021): 2500 euro; Barbieri e parrucchieri (8841): 2500 euro; Centri benessere (301): 2500 euro; Sale da ballo e discoteche (214): 2500 euro; Taxi e Ncc (2280): 1000 euro.

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