Rissa con coltelli nella casa di accoglienza per migranti
La lite scoppiata perché uno degli ospiti era troppo violento nei confronti degli altri residenti.

Rissa con coltelli sabato notte nella casa di accoglienza di Montalto Dora.
Rissa con coltelli, tre arresti
Sabato notte di straordinari per i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, coadiuvati dai militari della Stazione di Ivrea, che hanno dovuto trarre n arresto per “rissa, lesioni personali e porto abusivo di armi” tre cittadini extracomunitari. Tutti con permesso di soggiorno provvisorio per stranieri (E.P., di anni 29 e G.O.K. di anni 23, entrambi nigeriani e domiciliati presso società cooperativa “l’accoglienza” di Montalto Dora), e F.M. di anni 22, senza fissa dimora, proveniente dal Gambia, hanno concluso la loro sera in carcere.
Un ospite non gradito
In particolare, i militari della Compagnia Carabinieri di Ivrea, sono intervenuti appunto in Montalto Dora, presso la Cooperativa che si occupa dell'accoglienza di migranti, da dove è partita una richiesta di intervento, per quella che a tutti gli effetti dall'esterni sembrava una vera e propria rissa, sentiti i rumori e le urla che provenivano dall'interno.
Se le davano di santa ragione
Arrivata la segnalazione dell'aggressione, i carabinieri arrivati sul posto accertavano che in realtà era in corso una rissa tra 3 soggetti extracomunitari, intenti a fronteggiarsi a viso aperto, mediante l’uso di coltelli ed oggetti contundenti, probabilmente per fatti generati da motivi etnici, da ricondurre alla loro permanenza all’interno della struttura. In particolare, uno dei tre indicato come persona particolarmente rissosa e violenta e che saltuariamente era ospite di quella comunità. E proprio per il suo carattere irascibile, al suo arrivo sabato sera, veniva allontanato dai residenti in quanto ritenuto persona non gradita.
In tre all'ospedale
Proprio per quel rifiuto è scattata la rissa e i cittadini extracomunitari, che mostravano evidenti ferite di armi da taglio sulle braccia, solo all’arrivo dei militari dell’Arma placavano la loro irruenza, tentando di disfarsi dei 3 coltelli di varie dimensioni e di un blocco in cemento con tondelli in ferro utilizzati nelle fasi concitate della lotta. Condotti presso l’Ospedale di Ivrea per le cure del caso venivano medicati e giudicati guaribili in 5/10 giorni. Su disposizione della Procura di Ivrea, attesa la pericolosità dei soggetti ed il rischio evidente di reiterazione del reato, i tre stranieri venivano arrestati e tradotti presso la Casa Circondariale di Ivrea a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.