Rivarolo Canavese: Bertot presenta in Procura esposto sulla delibera degli eventi estivi al Parco
Mercoledì scorso, a Ivrea ha depositato il carteggio indirizzato anche alla Corte dei Conti per danno erariale
Rivarolo Canavese: Bertot presenta in Procura esposto sulla delibera degli eventi estivi al Parco
Ogni promessa è un debito
«Sono appena uscito da Palazzo Giustizia di Ivrea, dove ho depositato l’esposto che avevo preannunciato in Consiglio comunale». Ogni promessa è un debito, e Fabrizio Bertot n0n si è sottratto a quanto preannunciato a Palazzo Lomellini e ha presentato all’autorità giudiziaria, Corte dei Conti compresa, per iscritto i suoi dubbi e sui quali potrebbero esserci (eventuali) sviluppi giudiziari.
Il fatto
Tutto ha inizio da un'interrogazione consigliare che il gruppo Riparolium presenta in merito agli eventi organizzati al Parco del Castello Malgrà lo scorso agosto e racchiusi in una delibera sulla quale Bertot chiede spiegazioni. Che arrivano durante l'ultimo consiglio comunale direttamente dall'assessore al commercio Helen Ghirmu. "In passato, per fornire un servizio estivo alla città, era stata fatta una manifestazione di interessi nell'intento di trovare un operatore per avere un punto di ristoro in quell'area, da utilizzare anche per San Giacomo, ma senza trovarlo. Quest'anno, invece, sull'esperienza passata abbiamo deciso di prendere in considerazione il progetto che ci è arrivato da un'associazione torinese seguendo quello che è il regolamento degli eventi temporanei. L'impatto economico è stato a vantaggio dell'ente perchè a fronte di spettacoli di un valore pari a 12.000 euro, pagati dal proponente, noi abbiamo deliberato un contributo da 2.000 euro. Gli unici nostri costi sono stati gli eventi musicali per San Giacomo e Ferragosto; tutto il resto: "service", allestimenti e altre strutture tecniche sono state pagate dall'associazione".
La spiegazione non convince Bertot
Ma la spiegazione non convince Bertot, anzi, che ribatte. "Assessore, con questa risposta ha cercato di generare confusione. La questione è diversa da come la descrive. Non c'entrano gli eventi culturali. Qui siamo di fronte a qualcosa che lascia molti dubbi, ad iniziare dalla rapidità - e non è mai stata il vostro punto forte nè la vostra migliore qualità - nel rispondere a un privato in appena dieci giorni alla richiesta che era arrivata in Comune l'11 luglio. Richiesta dove vi si chiede l'utilizzo del Parco per un intero mese: roba che non si è mai vista. Un'efficienza strana e che credo proprio giustificherete nelle sedi opportuni. Voi avete dato il Parco ad un soggetto privato, ad uso gratuito, mettendoci dentro anche un contributo. Senza chiedere ad altri operatori del settore la stessa cosa. Non avremmo avuto nulla da ridire se aveste fatto un bando per la ristorazione aperto a tutti ma dare il parco e citare una manifestazione andata a vuoto di 18 mesi prima non sta in piedi".
"E' uno schiaffo alla città e ai suoi operatori commerciali"
Continua Bertot: "a questo punto, almeno, abbiate la compiacenza di non far pagare il plateatico anche agli altri operatori della città che ad agosto hanno lavorato e pagato quella tassa. Perchè a uno gratis e gli altri devono pagare tutto? Tutto questo non sta nè in cielo nè in terra. Tra l'altro, parliamo dello spazio più bello della città, il Parco. E' uno "schiaffo" alla città e ai suoi operatori commerciali". E poi l'affondo: "di tutto questo avviserò la Procura e la Corte dei Conti e lo spiegherete a loro cosa avete fatto". E mercoledì scorso, a Ivrea, Bertot ha presentato l'esposto. Lapidaria la risposta della diretta interessata, Helen Ghirmu: "Non ho alcun problema, ho agito per il bene della città con l'aiuto dei tecnici del Comune".