San Benigno piange la piccola Gabriella: folla commossa in chiesa per l’ultimo saluto
Una folla commossa per l'ultimo saluto alla piccola di appena 10 anni portata via da una leucemia incurabile

San Benigno piange la piccola Gabriella: folla commossa in chiesa per l’ultimo saluto. Una folla commossa per l'ultimo saluto alla piccola di appena 10 anni portata via da una leucemia incurabile
San Benigno piange la piccola Gabriella
Questa mattina, mercoledì 6 agosto 2025, alle 10.30 nella Chiesa Abbaziale di San Benigno, una folla commossa ha salutato per l'ultima volta Gabriella Intorcia, la bambina di soli 10 anni portata via troppo presto da una leucemia incurabile.
I funerali, celebrati dall’abate e parroco don Mario Viano, si sono svolti in un’abbazia gremita di persone, tra le quali anche il sindaco Alberto Graffino, unite per offrire conforto alla mamma Chiara, al papà Davide e ai fratelli Edoardo e Aurelio, intenti ad accarezzare la foto della sorellina posta sul feretro bianco.
«Di fronte a una morte innocente ogni ragionamento cade – ha detto uno dei celebranti –, ogni tentativo di delineare un senso svanisce. Madre Teresa di Calcutta, che durante la sua vita ha toccato ogni giorno la sofferenza innocente, diceva: “Pregare non è chiedere, ma mettersi nelle mani di Dio e ascoltare la sua voce”. Ed è quello che proviamo a fare oggi, chiedendo, per la morte di Gabriella, il dono di una luce nuova. I misteri della vita hanno bisogno, per essere compresi, di un orizzonte più grande. Aiutaci a portare nel quotidiano la tua vivacità e la purezza del tuo sguardo pieno di vita. La sofferenza e il dolore inspiegabili rimarranno per sempre. Ma tu puoi aiutarci. Mostraci il paradiso».
Le parole di mamma e papà
Gabriella aveva appena terminato la quarta elementare; amava i cavalli e i cani, e sognava di diventare veterinaria. «Ci hai fatto assaggiare l’amaro di una bara bianca in cambio di 10 anni fantastici – il ricordo commosso dei genitori Chiara e Davide – Ti chiamavano «tornado» e ora questo tornado ce lo porteremo nel cuore per sempre. Siamo orgogliosi della persona che stavi diventando. Avevi voglia di vivere, e a modo tuo. Eri sveglia e matura, e già guardavi avanti, volendo studiare veterinaria. Ci mancherà molto sentirti “abbaiare”. Anche quando, a giugno, sei stata ricoverata al Regina Margherita di Torino, sei rimasta solida come un’amazzone. Sei riuscita a dire che eri felice perché in quella stanza isolata avevi tutto. Ci dicesti: “Questo non sarà il posto migliore, ma con voi questo è il momento migliore”».
Il ricordo delle maestre
Anche le maestre dell’Istituto Comprensivo hanno voluto ricordarla con affetto: «Ogni mattina il tuo sorriso ci illuminava come un raggio di sole. La tua curiosità ti rendeva speciale perché riuscivi a guardare il mondo con gli occhi dell’amore. Gabriella, tu non sei andata via. Ora sei nelle risate che risuonano nei corridoi, nel battito del cuore di chi ti ha conosciuto, nel pensiero che ci guida, nella carezza che ci consola. Grazie per aver vissuto con noi e per averci insegnato la bellezza della vita».
L’ultimo viaggio
Ad attendere Gabriella, fuori dall’Abbazia, c’erano i suoi amati cavalli, verso i quali nutriva una «passione incondizionata». Alcuni palloncini bianchi sono stati lasciati volare verso il cielo sulle note della canzone «Incoscienti giovani» di Achille Lauro, cantata da Gabriella stessa, che l’ha accompagnata nel suo ultimo viaggio verso il cimitero.
La Santa Messa di trigesima sarà celebrata sabato 13 settembre, alle ore 18, sempre nella Chiesa Abbaziale del paese.
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