Schiamazzi e vandalismo di ragazzini fino alle 5: lamentele dei residenti e danni provocati dagli incivili
Micono Costa: «Ci saranno regole più severe per chi vorrà fare feste al Troglia»
A Ciriè schiamazzi e vandalismo di ragazzini fino alle 5. Micono Costa: «Ci saranno regole più severe per chi vorrà fare feste al Troglia».
A Ciriè schiamazzi e vandalismo di ragazzini al Troglia
Neodiciottenni troppo rumorosi e, in qualche caso, autori di atti di vandalismo: l'istituto Ernesta Troglia (nella foto) applicherà delle regole più stringenti per le feste dei giovani. Dichiara la presidentessa Maria Carla Micono (nel riquadro): «Fare festa va bene, ma a tutto c'è un limite. Il grosso problema è che, per i minorenni, firmano i genitori ma poi li lasciano fare, senza esercitare alcun controllo. Nel mese di giugno, oltre a essere rumorosi, a hanno anche danneggiato parte della struttura. Sono andati avanti fino alle 5 del mattino secondo i testimoni delle case vicine. Ci sono ragazzi che si sono comportati benissimo e altri meno. Ma d'ora in poi saranno delle regole più restrittive che tutti dovranno rispettare».
Proteste
Le proteste degli abitanti, a dire il vero, andavano avanti da diversi mesi ma all'istituto Troglia non si era mai dato troppo peso ai brontolii. Questa, volta, però, Micono e il consiglio d'amministrazione si sono trovati davanti alla devastazione che così viene descritta: «Nei giorni scorsi alla fondazione Troglia abbiamo trovato un disastro, oltre che alle sacrosante lamentele dei vicini per gli schiamazzi fino alle 5 del mattino. Abbiamo guardato i filmati delle telecamere: è vero! Ci siamo ritrovati con oggetti danneggiati e servizi igienici intasati. Lo so che i neo maggiorenni, soprattutto dopo l'emergenza sanitaria, non trovano spazi per fare festa. Lo so, vi piace gridare, ballare, giocare. Vi piace trovarvi per stare in allegria, da soli, come i grandi, visto che ormai lo siete. Ma non si può mai andare oltre i limiti e le regole che sono imposti dal vivere socialmente con altre persone, ad esempio con chi abita in prossimità dei locali dove vi viene concesso di fare festa. E questo purtroppo lo si dimentica».
"Basta feste"
Micono, ex dirigente scolastica, nota per la sua tolleranza, non vuole fare di tutta l'erba un fascio è ammette, rivolgendosi direttamente ai giovani: «Non tutti si comportano scorrettamente. Spesso le feste si svolgono in allegria senza rovinare oggetti o rinnegando le regole. Ma bastano quelli che invece sono recidivi e che pensano: ho pagato per utilizzare il locale, allora... Pagate per le spese vive di utilizzo, ma firmate. Anzi un genitore firma che sarà presente, che non si arrecherà disturbo oltre la mezzanotte, che non si fuma all’interno. Ma non bastano queste cautele. Questo comportamento mi induce a ripensare alle modalità di concessione dell’uso dei locali. Negherò l’autorizzazione ad altri che, come voi, vorrebbero in futuro fare festa. Ci restano i battesimi, le feste di famiglia, gli anniversari vari. Mi dispiace davvero dirvi di no, ma cosi non posso, se le garanzie restano solo quelle di una firma e no dell’effettiva presa di coscienza degli adulti. Non si può giustificare tutto con la frase : “Va bene, ma sono ragazzi!”. No, non va bene, questa volta si è davvero esagerato».