Scomparsa di Davide Gentile, nuove ricerche al Nivolet
Nuove ricerche del trentenne postino di Settimo Torinese scomparso nel luglio 2017
Scomparsa di Davide Gentile, nuove ricerche al Nivolet nelle giornate del 28 e 29 Luglio 2023 l’Associazione Penelope Piemonte che da più di vent’anni si occupa di fornire assistenza ai familiari e agli amici delle persone scomparse.
Scomparsa di Davide Gentile
Nelle giornate del 28 e 29 Luglio 2023 l’Associazione Penelope Piemonte, assieme ad alcuni membri della Detection Dogs Ticino, si recherà nuovamente nella zona del Colle del Nivolet per coordinare un ulteriore sopralluogo di ricerca per la scomparsa di Davide Gentile, di cui si sono perse le tracce dal 10 Settembre 2017.
La vicenda
Davide Gentile, postino di Settimo Torinese allora trentenne, la sera precedente la scomparsa si era ritrovato a Torino con degli amici e aveva prelevato poco più di mille euro in contanti.
Poi nessuna notizia, fino a qualche settimana dopo quando venne ritrovata nei pressi del rifugio Savoia l’auto del padre, che Davide aveva preso in prestito, una Renault Kadjar grigia targata FK 324 TL. L’ultima cella ad aver agganciato il segnale dal suo telefono, spento dalla mattina del 10 Settembre, era localizzata proprio nella zona del Nivolet. Da allora, i genitori non hanno mai perso le speranze e hanno sempre cercato spiegazioni, con il costante sostegno dell’Associazione Penelope Piemonte che da più di vent’anni si occupa di fornire assistenza ai familiari e agli amici delle persone scomparse.
Nuove ricerche
I sopralluoghi, avvenuti lo scorso anno, hanno permesso di esplorare il territorio circostante, ma le ricerche non hanno ancora portato a risultati concreti. Pertanto, il Dr. Fabrizio Pace, Presidente dell’Associazione Penelope Piemonte e Criminologo esperto in scienze forensi, con l’appoggio dei genitori di Davide, ha deciso che questo sopralluogo sarà caratterizzato da un approccio ancora più intenso e minuzioso. Il coordinamento dei membri del team con i professionisti della Detection Dogs Ticino garantirà l'ottimizzazione delle risorse e l'impiego delle migliori tecniche investigative.
Tanti dubbi
Il limbo in cui si trovano i genitori di Davide, Antonio e Maria Rosa, non dà loro pace: le molteplici incertezze e gli interrogativi attorno alla vicenda e gli elementi attualmente disponibili non sono sufficienti a dare loro una risoluzione definitiva. L’obiettivo primario di queste ricerche è dunque quello di fare chiarezza e tentare di trovare delle risposte. Il Dr. Pace afferma infatti “non ci creiamo false illusioni, sono passati diversi anni e certamente non ci aspettiamo di ritrovarlo in vita, ma ogni sforzo dedicato al ritrovamento di Davide e ogni aspetto che potrebbe emergere dalle ricerche sono per noi tutti un modo per non dimenticarlo”.