sostanze chimiche pericolose

Sequestrate 6.700 traversine ferroviarie cancerogene, denunciata ditta di Mezzenile

Blitz dei Carabinieri forestali di Cortemilia (Cuneo).

Sequestrate 6.700 traversine ferroviarie cancerogene, denunciata ditta di Mezzenile
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Sequestrate 6.700 traversine ferroviarie cancerogene provenienti dalla dismissione di vecchie linee ferroviarie. Denunciata ditta di Mezzenile.

Denunciata ditta di Mezzenile

Sequestrate 6.700 traversine ferroviarie cancerogene da parte dei Carabinieri Forestale di Cortemilia (Cuneo). L’azienda denunciata dalle forze dell’Ordine è una ditta di Mezzenile. Stando a quanto riportato dai Forestali, le traversine in questione provengono dalla dismissione di vecchie linee ferroviarie e sono qualificabili come rifiuti speciali pericolosi in quanto contenenti olio di creosoto, sostanza chimica impregnante di accertata cancerogenicità.

Rifiuti speciali pericolosi

A seguito di pregressi deferimenti all’Autorità Giudiziaria di una ditta di Mezzenile dedita al commercio di combustibili ed al recupero di rifiuti, il G.I.P. del Tribunale di Asti, su richiesta del PM titolare dei relativi fascicoli, ha disposto il sequestro preventivo di tutte le traversine ferroviarie presenti nei depositi aziendali. Tali traversine, oggetto da parte dell’Azienda di attività di recupero formalmente autorizzata dalla Città Metropolitana di Torino, provengono dalla dismissione di vecchie linee ferroviarie e sono qualificabili come rifiuti speciali pericolosi in ragione dell’olio di creosoto in esse contenuto, sostanza chimica impregnante di accertata cancerogenicità.

Ripetuta inosservanza delle prescrizioni

Nel corso degli ultimi anni l’Azienda è stata denunciata dalla Stazione Carabinieri Forestale di Cortemilia (CN) per la ripetuta inosservanza delle prescrizioni contenute nel provvedimento autorizzativo e, negli ultimi mesi, è stata altresì segnalata per aver svolto attività di recupero delle traversine in un periodo in cui il titolo autorizzativo le era stato revocato dalla Città Metropolitana con la conseguente vendita agli ignari acquirenti di cose diverse da quelle dichiarate.

In questo contesto, la Procura della Repubblica di Asti ha anche ipotizzato la possibile illegittimità del titolo autorizzativo perché il recupero delle traversine dismesse non elimina la presenza del creosoto: di conseguenza, l’utilizzo delle traversine in questione, di fatto non bonificate, può arrecare pregiudizio all’ambiente e alla salute dei cittadini.

Per l’esecuzione del provvedimento, operato lunedì 8 febbraio 2021 e che ha portato al sequestro di circa 6.700 traversine rinvenute presso i tre siti aziendali, sono stati impiegati 10 Carabinieri Forestali delle province di Cuneo e Torino unitamente a 5 militari della Tenenza Guardia di Finanza di Lanzo Torinese, intervenuti per gli ulteriori accertamenti di Polizia Economico – Finanziaria.

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