16enne ciriacese si finge morto per vendere magliette sui social
Inquietante bufala a scopo di marketing di uno studente del D'Oria.
Si finge morto per vendere magliette, inquietante episodio con protagonista un 16enne studente del D’Oria di via Prever.
Si finge morto per vendere magliette
Davvero sconcertante quanto avvenuto mercoledì scorso a Ciriè. Un ragazzo sedicenne ha finto la sua morte sui social e una volta che la notizia ha raggiunto una discreta rilevanza ha tentato di vendere delle magliette con la sua immagine e la scritta Rip con il suo nome e cognome. Uno scherzo di cattivo gusto, una bufala a scopo di marketing, incoscienza... quel che è certo è chela notizia ha fatto il giro del web e ha indignato tutta la città.
I fatti
Mercoledì pomeriggio sul profilo Instagram del ragazzo sono comparse foto e frasi di commiato, amici che piangevano il compagno morto, il racconto di alcuni di loro: "L'hanno investito all'uscita da scuola, non c'è stato nulla da fare. La vita è ingiusta". In breve tempo la notizie è diventata virale creando scompiglio fra altri amici (non complici) e parenti. Poi su Facebook il video: il ragazzo compare in alcune immagine dove rivela lo scherzo e invita tutti a comprare le magliette.
L'indignazione sui social
Subito è scoppiata la polemica: un gesto incosciente, irriverente, irrispettoso. Alcuni genitori hanno commentato la vicenda con indignazione, chiedendosi anche dove e come si possa sbagliare nell'educazione dei propri figli. Sconcerto anche fra la dirigenza scolastica: anche se l'episodio non è avvenuto all'interno della scuola fra i docenti c'è profonda indignazione, ragazzo e genitori sono stati chiamati a colloquio con la dirigente scolastica, Roberta Bruatto e verranno valutati eventuali provvedimenti disciplinari.
Indagini dei carabinieri
I carabinieri della tenenza di Ciriè intanto hanno avviato verifiche sull'accaduto.