Sicurezza ferroviaria: il bilancio di Polfer

In diminuzione i delitti consumati in ambito ferroviario

Sicurezza ferroviaria: il bilancio di Polfer
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Sicurezza ferroviaria: ecco il bilancio 2018 del compartimento della Polizia Ferroviaria di Piemonte e Valle d'Aosta.

Sicurezza ferroviaria

Quello appena concluso è stato un anno impegnativo per la Polizia Ferroviaria di Piemonte e Valle d’Aosta che ha visto i propri Agenti costantemente impiegati in attività di vigilanza e controllo. I risultati conseguiti parlano di sicurezza: durante tutto il 2018, gli operatori del Compartimento hanno proceduto a controllare ed identificare complessivamente n. 99.438 persone di cui n. 32.178 straniere e 4.253 minori. Del totale, 38.107 sono gli identificati a bordo treno. Le persone arrestate sono state n. 44, mentre quelle indagate a piede libero n. 727. 4.350 i veicoli controllati lungo il perimetro delle stazioni e nei piazzali antistanti, con 595 violazioni al Codice della Strada contestate.

Diminuzione dei delitti

Oggettivamente apprezzabile la diminuzione dei delitti consumati in ambito ferroviario, che sono stati 693, contro 848 del 2017, 1114 del 2016 e 1112 del 2015. Anche l’attività contravvenzionale per violazione del Regolamento di Polizia Ferroviaria ha registrato risultati importanti; i relativi servizi, mirati al contrasto di comportamenti illeciti in
ambito ferroviario, primi fra tutti gli indebiti attraversamenti di binari e passaggi a livello che risultano ancora essere tra le cause principali di investimenti mortali, nonché l’occupazione abusiva di carrozze in disuso, hanno consentito l’elevazione di ben 392 sanzioni.

Flessione delle aggressioni fisiche

Significativi i risultati di polizia giudiziaria raggiunti, all’esito di puntuali e impegnative indagini svolte sui responsabili di intimidazioni e danneggiamenti a bordo treno, se non di interruzioni di pubblico servizio. Il dato più positivo è la flessione delle aggressioni fisiche a Capitreno, passato dalle 44 del 2017 alle 14 del 2018, su un totale di 59 episodi, tra aggressioni fisiche e cosiddette verbali, del 2017 scesi a 41 nel decorso anno, per 22 dei quali sono peraltro stati già identificati e deferiti all’AG i relativi autori.

Il disastro di Caluso

L’evento paradigmatico del 2018, che ha segnato in modo indelebile la memoria professionale di ogni operatore Polfer intervenuto, è e rimarrà il disastro ferroviario di Caluso, nella notte tra il 23 e il 24 maggio, dove personale della Specialità insieme alla Questura, ai Carabinieri, agli enti di soccorso sanitario e tecnico, ha gestito le delicate fasi di soccorso ai 25 feriti e assistenza alle famiglie delle due vittime, il macchinista di Trenitalia e un cittadino rumeno addetto alla scorta del trasporto eccezionale su strada. Prosegue, invece, la vicinanza ai familiari del macchinista così come ai familiari delle tante giovani vite terminate prematuramente sui binari nel 2018, familiari che la Polfer ha incontrato nei momenti più dolorosi, cui rimane legata da un fil rouge che dà senso alla funzione di sicurezza ferroviaria, aiutando vittime e soccorritori insieme.

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