Sindaci del Canavese a Roma per l'incontro con Poste Italiane

Importante confronto sui servizi che sono previsti anche nei comuni sotto i 5mila abitanti

Sindaci del Canavese a Roma per l'incontro con Poste Italiane
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Sindaci del Canavese a Roma per l'incontro con Poste Italiane. Interessanti novità per il futuro.

Sindaci del Canavese a Roma per l'incontro con Poste Italiane

Sono stati molti i sindaci del nostro territorio, sia della zona montana come di quella della bassa, che hanno risposto presente, lo scorso 26 novembre, a Roma alla «chiamata» di Poste Italiane. La riunione, che ha chiamato in causa la bellezza di 3500 amministratori di altrettanti comuni italiani sotto i 5mila abitati, è servita ad un confronto con i vertici del servizio nazionale, nonché per conoscere i progetti che coinvolgeranno Poste ed i cittadini.

Diversi gli impegni presi per il futuro

Vari gli impegni assunti da Poste Italiane, come ad esempio il servizio di Tesoreria in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti,  l'installazione di nuovi sportelli automatici Postamat, la fornitura di servizi presso la rete dei tabaccai ed a domicilio tramite i portalettere nei Comuni non serviti da un Ufficio Postale. Inoltre, sono previsti dei nuovi investimenti per rafforzare la sicurezza dentro e fuori gli uffici postali, il servizio «Poste Wi-Fi» gratuito in tutti gli uffici dei piccoli Comuni, ma anche il potenziamento delle risorse degli uffici nei Comuni turistici.

Un'importante inversione di tendenza

Inoltre, si opererà anche per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli Uffici Postali di oltre mille Comuni. Una serie, nel complesso, di proposte che in qualche modo vengono incontro alle esigenze e problematiche anche dei Comuni del nostro territorio. Alcune scelte, portate avanti dai gestori dei servizi, infatti, hanno finito per penalizzare e non poco la zona del Canavese. In questo caso, invece, si tratterebbe di un’importante «inversione di tendenza», che dovrebbe dare stimoli maggiori, invece che proseguire lungo una strada che porta verso un continuo impoverimento delle piccole realtà di provincia.

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