Studenti in corteo in solidarietà al popolo palestinese nella mattinata di oggi venerdì 3 ottobre 2025.
Studenti in corteo
Questa mattina gli studenti della scuola superiore Aldo Moro di Rivarolo Canavese ha deciso di radunarsi nello Spazio Elementare di fronte all’istituto per sollecitare l’attenzione sull’attuale situazione di crisi in Palestina. A supporto degli studenti si sono aggiunti i professori, che hanno contribuito nell’organizzazione dell’evento. Ma anche la comunità locale ha voluto stringersi attorno a questa causa. È stato un momento collettivo di grande riflessione e di presa di coscienza per denunciare il genocidio e le violenze che si stanno verificando in Palestina e, più in generale, in tutto il globo.
Nessun disordine
La manifestazione pacifica è poi continuata con un corteo alle ore 11 che ha momentaneamente bloccato il centro di Rivarolo; é partita sulle note della canzone “Il mio canto libero” di Battisti che gli studenti hanno intonato e suonato con chitarre. Durante la marcia attraverso slogan, fischi e tamburelli il corteo ha voluto sollecitare l’attenzione della collettività sui temi della fame, della violenza e dei bambini.
Le Radici della Crisi in Palestina
Per capire la violenza in Palestina, è necessario risalire alle cause profonde e storiche di un conflitto che oppone due popoli, israeliano e palestinese, che rivendicano entrambi il diritto a vivere sullo stesso territorio.
Le radici affondano nella fine del XIX secolo con la nascita del Sionismo, il movimento che mirava a creare uno Stato ebraico in Palestina. Parallelamente si sviluppava il nazionalismo arabo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale e la Shoah, nel 1948 fu dichiarato lo Stato di Israele su parte del territorio, in seguito a una risoluzione dell’ONU. Questo evento, e la guerra che ne seguì, è ricordato dai palestinesi come la Nakba (catastrofe), segnando l’inizio dell’esodo di centinaia di migliaia di arabi.
Da allora, la disputa si è aggravata con l’occupazione israeliana dei territori palestinesi (Cisgiordania, Gaza ed Est Gerusalemme) a seguito della Guerra dei Sei Giorni del 1967 e con la continua espansione degli insediamenti israeliani. La crisi è alimentata da questioni di sovranità territoriale, accesso alle risorse, status di Gerusalemme e i cicli ricorrenti di violenza legati alla repressione, alle operazioni militari e agli attacchi da parte di gruppi armati. L’occupazione militare e la mancanza di una soluzione politica sono considerate le principali cause alla base delle tensioni e delle sofferenze umanitarie odierne.
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