Tentano la rapina in Posta ma il bottino è di appena 800 euro
Due malviventi tentano il “colpo” ma fuggono con una manciata di banconote
Tentano la rapina in Posta ma il bottino è di appena 800 euro. Indagini in corso con i Carabinieri che stanno vagliando i filmati delle tele camere.
Tentano la rapina in Posta
Indagini in corso per identificare la “Banda Bassotti”, ovvero la maldestra coppia di rapinatori dell’Ufficio Postale. I carabinieri della Stazione di Caselle, comandati dal maresciallo Fabio Fornaiolo, stanno vagliando le telecamere di videosorveglianza del territorio per cercare di dare un nome e un volto agli autori della rapina... da 800 euro. Tutto in una manciata di minuti mentre a poche decine di metri di distanza si stava svolgendo il tradizionale mercato cittadino.
I fatti
Sono stati istanti di grande paura, nella mattinata di sabato, 7 gennaio, in via Settimo. Intorno alle 11, due persone, con il volto coperto da un passamontagna, hanno rapinato l’ufficio postale. Entrambi con in mano una pistola, probabilmente una scacciacani. Il primo si è diretto verso le casse, dove erano presenti anche dei clienti, mentre il secondo ha fatto «da palo», evitando ad altre persone di entrare all’interno. Un colpo velocissimo, durato pochi minuti, con il rapinatore che si è impossessato di 800 euro in contanti presenti in un cassetto. Poi i due sono fuggiti, facendo perdere le proprie tracce. Scattato l’allarme, dopo che una dipendente aveva azionato il dispositivo “anti rapina”, sul posto sono sopraggiunti i carabinieri della Stazione di Caselle Torinese, con i colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Venaria.
La banda
Dalle testimonianze dei presenti i due malviventi sarebbero italiani o, almeno, avrebbero parlato in italiano senza inflessioni particolari. Per gli investigatori si tratterebbe di due persone che conoscevano bene la zona, in grado di approfittare del mercato cittadino per passare inosservati ma, nello stesso tempo, abbastanza sprovvedute. Infatti il rapinatore ha tentato di avventarsi sulle casse ma, essendo dotate di temporizzatore è stato costretto subito a desistere e a fuggire. Il “bottino” di soli 800 euro lo dimostra. . .