Terreni Mediapolis acquistati da un'imprenditore agricolo
Gli appezzamenti erano stati messi all’asta a seguito di un pignoramento.

Terreni Mediapolis
La vicenda durata 20 anni
Per quasi 20 anni il FAI ha contrastato il progetto Mediapolis per la realizzazione di un enorme parco a tema, con un albergo e tre centri commerciali nel Comune di Albiano d’Ivrea. In una zona prettamente agricola, detta “Guadolungo”, perché le acque della Dora Baltea lì esondano nei periodi di piogge intense. L‘attenzione del FAI è stata continua in questi lunghi anni anche in sede di giudizio con azioni legali ai vari livelli, dal TAR Piemonte al Consiglio di Stato. Per dimostrare che questo progetto avrebbe solo impoverito il Canavese. Troppo vecchio nel suo impianto, devastante da un punto di vista ambientale e paesaggistico, concentrato su un’area a grave rischio idrogeologico. Con il Fai anche - con Italia Nostra, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Pro Natura Torino e WWF Piemonte.
I debiti della società
Già nel 2014 la società aveva contratto forti debiti per una causa in corso in Tribunale. Uno dei creditori, la Banca Leonardo, aveva chiesto di essere pagato per i prestiti effettuati. Gli appezzamenti sono stati messi all’asta a seguito di un pignoramento. Il prezzo della base d’asta era stato stimato sul valore agricolo dei suoli. Perché ogni autorizzazione a diversa destinazione era scaduta (commerciale, urbanistica, paesaggistica e anche la Valutazione di Impatto Ambientale).