Truffa dello specchietto a Castellamonte, nel mirino l'ex sindaco... che non ci casca!
L'episodio è avvenuto nel parcheggio sotterraneo del Bennet.
Truffa dello specchietto a Castellamonte, nel mirino del malvivente questa volta era finito l'ex sindaco Franco Candusso che molto abilmente è riuscito a mettere in fuga il truffatore.
Truffa dello specchietto a Castellamonte
Balordi ancora in azione a Castellamonte, dove l'ex sindaco del paese della ceramica ha sventato nei giorni scorsi una truffa dello specchietto rotto. Lo spiacevole episodio è avvenuto nel parcheggio del supermercato Bennet. «Avevo posteggiato l'auto nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale – spiega Franco Candusso, che ha denunciato quanto accaduto anche sui social, in modo da mettere in guardia i castellamontesi - Sono stato nel supermercato non più di 10 minuti. Per fortuna non c’era il “delirio” del week-end scorso, a causa dell'allarme Coronavirus".
Specchietto rotto
"Tornato alla macchina mi sono ritrovato lo specchietto lato passeggero rotto. Ho pensato fosse un automobilista maldestro e maleducato, che invece di lasciarmi i suoi dati avesse preferito andarsene alla chetichella. Poi, uscendo e andando poco lontano per comprare il pane, mi sono ricordato che alla mia destra il parcheggio era vuoto e che così l’avevo trovato al mio ritorno». Si trattava infatti di un tentativo di raggiro in piena regola.
Come funziona il raggiro
«Mentre parcheggio poco più avanti della panetteria sono affiancato da un’auto, il cui conducente con fare iroso mi invita a parlare con lui. Non scendo. Abbasso il finestrino anch’io. Mi dice che ho toccato il suo specchietto con il mio e mi invita a scendere per vedere il presunto danno che, secondo lui, gli avevo procurato» aggiunge Candusso. Una truffa fortunatamente non andata a segno, grazie alla prontezza dell'ex primo cittadino: «In una frazione di secondo mi sono ricordato di un vecchio trucco che i malviventi mettono in atto. Tu scendi, vai a vedere e un complice ti apre la portiera e ti arraffa tutto quanto è posto sui sedili. Quindi gli ho comunicato con molta calma che sarebbe stato meglio chiamare i carabinieri affinché appurassero la dinamica dell’incidente. Lui si dice d’accordo, ma come estraggo il cellulare e faccio finta di cercare il numero delle forze dell’ordine, questo delinquente sgomma e se ne va in tutta fretta». Mette in guardia i suoi concittadini Candusso: «Purtroppo non sono riuscito a prendere il numero di targa, perché il tutto è durato pochissimo tempo. Non sono neppure riuscito a riconoscere il modello della macchina. Il colore è scuro. Il malvivente è un giovane uomo decisamente sovrappeso. Ho scritto quanto accaduto sui social per mettere in guardia tutti. State attenti. Se qualcuno vi affianca o vi ferma dicendovi che avete una ruota sgonfia o un fanalino bruciato o, come nel mio caso, procurato un lieve danno non scendete dall’auto e avvertite subito le forze dell’ordine».