Truffe affettive, l'ennesima vittima in Canavese
Rivarolo. Continua la sequela di donne che restano vittime di truffe amorose via internet. Lo ha denunciato l'associazione Contro Truffe Affettive e Lotta al cybercrime, riportando questa storia descritta da Moreno D’Angelo intervistando una sessantenne che vive in un borgo del Canavese.
Rivarolo. Continua la sequela di donne che restano vittime di truffe amorose via internet. Lo ha denunciato l'associazione Contro Truffe Affettive e Lotta al cybercrime, riportando questa storia descritta da Moreno D’Angelo intervistando una sessantenne che vive in un borgo del Canavese.
Rivarolo. Continua la sequela di donne che restano vittime di truffe amorose via internet. Lo ha denunciato l'associazione Contro Truffe Affettive e Lotta al cybercrime, riportando questa storia descritta da Moreno D’Angelo intervistando una sessantenne che vive in un borgo del Canavese. La donna credeva davvero di avere trovato l’uomo della sua vita. Una donna separata che lavora quando può nelle imprese di pulizia, facendo grandi sacrifici per mantenere due figli disoccupati. Era stata contattata da un cinquantenne bellissimo, di professione medico, gentile e raffinato. Il medico si dice statunitense e non chiede mai soldi. E' separato, ha perso anche i figli e vuole rifarsi una vita. Per quanto surreale la trappola scatta quando il “medico” dichiara di essere in un centro profughi in Siria e di aver dovuto disfarsi dei suoi beni compresi le carte di credito per sicurezza. Il pacco che vorrebbe fosse spedito al domicilio della donna. Ma servono soldi. Dopo strani giri il bonifico di oltre mille euro deve essere spedito in Ghana. La donna non dorme di notte per la tensione ma alla fine decide di aiutare il “povero” medico che opera in una zona di guerra. Alla fine non avendo soldi decide di vendere i pochi oggetti d’oro che gli sono rimasti e riesce a raggiungere la cifra. Nessuna banca gli permette di operare il bonifico verso un soggetto del Ghana. Deve ricorrere ai Money Transfer. Dopo il pagamento il pacco misteriosamente viene bloccato in Turchia secondo quanto riferiscono i truffatori e la informano che servono altri 2000 euro per aiutare il suo amato per coronare il sogno d’amore. A questo punto la donna finalmente si insospettisce e su Facebook trova una immagine del suo amato dolcissimo. Esiste veramente, è un medico americano con un nome molto simile. Non si tratta ovviamente del truffatore che la sveglia con dolci pensieri e poesie. E’ un profilo usurpato per operare la truffa da parte di operatori del Ghana. La donna si rivolge finalmente alla polizia postale e alla forze dell’ordine ma a quanto dichiara non vi sono grosse possibilità di fermare questi criminali del web. La realtà è che sono tantissime le donne che continuano a cadere in queste trappole. Così tante che le vittime inviano somme anche ragguardevoli.