Regimazione delle acque

Un milione per la messa in sicurezza del versante di Borgofranco d'Ivrea

I lavori richiederanno circa 4 mesi per essere completati.

Un milione per la messa in sicurezza del versante di Borgofranco d'Ivrea
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Un milione per la messa in sicurezza del versante di Borgofranco d'Ivrea. I lavori richiederanno circa 4 mesi per essere completati.

Un milione per la messa in sicurezza del versante di Borgofranco d'Ivrea

Costerà un milione di euro una vasta opera di regimazione delle acque sul versante montano cui si appoggiano i Balmetti di Borgofranco d’Ivrea e la frazione San Germano, soggetto a frane e smottamenti. I lavori di messa in sicurezza e di difesa idraulica inizieranno nell’arco di qualche mese e, in previsione, saranno ultimati entro la fine del 2021, con progetto esecutivo (approvato dalla giunta comunale lo scorso mese di agosto) messo a punto dallo Studio Sertec Engineering Consulting srl di Loranzè. Per quanto riguarda la gara d’appalto, sono stati ben 154 operatori economici hanno manifestato interesse per la gara d’appalto lavori, di cui 15 quelli sorteggiati per
partecipare alla procedura negoziata.

4 mesi di cantiere

I lavori, che richiederanno circa 4 mesi per essere completati, sono stati infine appaltati a una ditta di Lecco. Per quanto riguarda i costi di realizzazione, le spese sono coperte da fondi ministeriali per 990 mila euro, cofinanziati con 10 mila dal Comune, che si farà carico delle sperse per gli oneri e la sicurezza. Nello specifico, il cantiere riguarda la realizzazione di un canale di gronda sotterraneo per la raccolta delle acque, al centro della carreggiata della strada provinciale di collegamento tra frazione Biò e Andrate, che provvederà a far conferire le acque nel bacino di laminazione, confluendo nel canale scolmatore già esistente.

Il commento del sindaco Francisca

“Il rischio di frana non verrà totalmente eliminato - evidenzia il sindaco Fausto Francisca - dal momento che i versante è instabile e si allunga per oltre due chilometri, ma grazie a quest’opera il pericolo diminuirà sensibilmente. Fortunatamente non si sono mai verificate vere e proprie frane nel corso degli anni ma soltanto lievi smottamenti di materiale roccioso, che non hanno provocato danni”. Un altro fronte franoso è quello che grava sull’abitato di Bajo Dora: la frazione è sovrastata infatti, a circa 700 metri di altitudine, da materiale roccioso instabile, segnalato da un residente lo scorso mese di luglio. Gli interventi del caso sono stati previsti dalla giunta comunale e segnalati agli uffici competenti per la richiesta di contributo ministeriale. Per ora la situazione a Bajo Dora è costantemente monitorata e non rappresenterebbe situazione d’immediato pericolo per la borgata sottostante la frana. “Il rischio che massi rocciosi possano precipitare sulle abitazioni è minimo per via delle contropendenze del versante - spiega ancora il primo cittadino - Questa zona di frana è diversa da quella storica, situata a sud di Baio e a nord del cimitero di Quassolo, nota sin dal secolo scorso e che l’estate scorsa ha dato segni di movimento dopo decenni d’inattività”.

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