Vandalizzata la primaria "Guglielmo da Volpiano" | FOTO
Il sindaco De Zuanne: "Non sono ragazzate, ma atti contro i cittadini di Volpiano".
Vandalizzata la primaria "Guglielmo da Volpiano", è accaduto la notte scorsa, tra giovedì 2 e venerdì 3 luglio: imbrattate pareti e lavagne multimediali.
Vandalizzata la primaria "Guglielmo da Volpiano"
Atto increscioso nella notte a Volpiano, alla scuola primaria «Guglielmo da Volpiano» che attualmente ospita il centro estivo comunale. Ignoti si sono introdotti nella struttura che è stata completamente vandalizzata.
I danni
Cinque aule sono state imbrattate con barattoli di vernice presenti nei locali per le attività del centro estivo: sono state sporcate pareti, pavimenti, arredi e lavagne interattive. Nel resto dell'edificio sono stati gettati a terra oggetti, spruzzata schiuma da barba, spezzati gessetti, danneggiate maniglie.
La denuncia del sindaco De Zuanne
«Queste non son ragazzate, ma atti contro i cittadini di Volpiano - dichiara il sindaco Emanuele De Zuanne -. Sono comportamenti del tutto inaccettabili, a maggior ragione perché abbiamo appena vissuto momenti drammatici per l'emergenza coronavirus e c'è stato un grande impegno per riuscire a organizzare i centri estivi in questa difficile situazione».
Parole dure anche dal vice Cisotto
Durissimo Andrea Cisotto, vicesindaco di Volpiano con delega al Patrimonio: «Non avrò pace finché non verranno trovati i colpevoli. Se a questi soggetti non interessa la scuola, vadano a sfogare la loro rabbia in mezzo ai prati; hanno creato un danno a chi vuole andare a scuola e a tutta la comunità».
Amarezza per la preside Prazzoli
Esprime amarezza la dirigente dell'Istituto comprensivo di Volpiano, Stefania Prazzoli: «Stiamo passando giorno e notte pensando a come far rientrare i bambini a scuola a settembre e adesso dobbiamo aggiungere la preoccupazione di una scuola danneggiata; l'edificio era stato interamente sanificato, bisogna rifare le pulizie, eseguire i lavori e non sappiamo neppure se le lavagne interattive potranno essere utilizzate. È un fatto vergognoso e credo che la comunità debba reagire indignata».