Viabilità

Variante 460 gli imprenditori si riuniscono in un comitato

Per la strada che da Lombardore transiterebbe per Rivarossa, Front e Busano, arrivando così a servire buona parte dei poli industriali del Canavese

Variante 460 gli imprenditori si riuniscono in un comitato
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Variante 460 gli imprenditori si riuniscono in un comitato.

Variante 460

Nei primi giorni del 2021, impetuosa come una mareggiata, era tornata alla ribalta la questione viabilità del territorio canavesano, in primis la Variante 460. Imprenditori, Amministratori comunali, ma anche il sindacato avevano deciso di riproporre a gran voce la loro volontà di migliorare le vie di comunicazioni della zona, passaggio obbligato affinché le attività produttive locali, che sono uno dei nostri fiori all’occhiello, possano adesso, come nel prossimo futuro, stare al passo con i tempi e continuare ad essere concorrenziali.

Imprenditori uniti

A poche settimane dall’inchiesta che «Il Canavese» ha realizzato un altro passo si sta compiendo. I titolari di alcune tra le ditte principali che sorgono nelle zone di Favria, Busano e Valperga, del mondo della meccanica e non, hanno deciso di dare seguito a quella che era una proposta, cioè creare un comitato pronto a discutere, sensibilizzare gli enti preposti ed allestire iniziative che finalmente portino alla realizzazione di quei progetti di cui si discute da anni. Prima fra tutti, il progetto per la strada che da Lombardore transiterebbe per Rivarossa, Front e Busano, arrivando così a servire buona parte dei poli industriali del Canavese. Già una dozzina sono le realtà produttive del territorio che hanno deciso di fare fronte comune e perciò gettare le basi al fine di allestire questo gruppo operativo. Al quale si spera di aggiungere tasselli nei prossimi giorni, arrivando a creare una «massa critica» importante e compatta. Tra le prime iniziative c’è stata quella di dare mandato dall’avvocato Gianluca Vallero di redarre lo statuto di questo Comitato, che ha le idee chiare sul come muoversi.

Il commento

«L’obiettivo - dicono gli imprenditori del Canavese - è sollecitare tutte quelle azioni possibili e necessarie in maniera da interessare gli enti preposti alla realizzazione di quelle infrastrutture che possano garantire competitività e produzione ad alto livello. Regione e Città metropolitana, per mezzo del Comitato, potrebbero così avere ben chiara l’importanza di questi progetti ed il peso che hanno». Per ciò che concerne la variante, che è una delle richieste che saranno presentate, al pari della «Salassa Pertusio» e della «Ponte Preti», si discute della realizzazione da troppi anni: «Già in passato è stato fatto di tutto per arrivare al dunque, ma adesso c’è necessita di maggiore fermezza. Siamo pronti ad allestire convegni, incontri è tutto ciò è necessario per sensibilizzare non solo la politica locale e regionale, ma anche quella nazionale. Il traguardo posto è quello di trasformate in realtà ciò che è un progetto già esecutivo, il quale naturalmente deve essere in parte rivisto perché datato. Va cantierato prima che sia superato, nei tempi e nel finanziamento, da altri progetti similari».

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