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Variante Lombardore-Front-Busano: la politica accelera

Si allarga, inoltre, il gruppo di aziende del territorio che spinge per la realizzazione del progetto.

Variante Lombardore-Front-Busano: la politica accelera
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Variante Lombardore-Front-Busano: la politica accelera. Si allarga, inoltre, il gruppo di aziende del territorio che spinge per la realizzazione del progetto.

Variante Lombardore-Front-Busano

Non c’è settimana senza che si lavori al fine di condurre in porto quello che è davvero un progetto sentito ed atteso, la variante che da Lombardore porterebbe a Front-Busano. Mai come adesso, però, la forza di volontà delle componenti che hanno deciso di mettersi in gioco sta spingendo ad una «accelerazione» delle operazioni atte a rendere finalmente realtà un progetto che da troppi decenni è rimasto solo sulla carta.

Il Comitato

Il Comitato composto dagli imprenditori altocanavesani che ad inizio 2021 sono tornati a perorare la causa per la realizzazione della variante, dando nuova linfa alle imprese locali, continua ad allargare il gruppo di aziende che credono nel progetto, in attesa di essere a confronto con gli enti preposti all’avvio dei lavori. Il portavoce del Comitato, Fabrizio Rosboch, sta continuando le consultazioni pure con gli Amministratori del territorio, al fine di giungere ad una risoluzione positiva. «Nelle ultime settimane ci siamo confrontati con il primo cittadino di Front, nonché con l’ex sindaco di Levone, Maurizio Giacoletto - dice Rosboch - ed abbiamo analizzato quello che è il vecchio progetto, datato 2006, riguardante la variante. Il punto di partenza dal quale poi proseguire per arrivare alla soluzione del problema». Come anticipato, proseguono intanto le adesioni al Comitato: «Quello che ci fa piacere è che non c’è solo il comparto meccanico e quello legato all’industria pesante ad aver compreso l’importanza della variante - Basta dire che anche il Molino Peila si è schierato al fianco di altri brand importanti del Canavese come Sata, Omp, Facem, Sadam, Isac solo per fare qualche nome. Stiamo cercando e ottenendo il confronto con gli enti preposti ed i loro rappresentanti. Abbiamo presentato la nostra idea a Cirio, Avetta, Valle e Tronzano, mentre appena sarà possibile porteremo il discorso ancora a più ampio raggio».

Dalla Regione

La Regione sembra aver a pieno compreso ciò che vuole il Comitato: «Ci sono giunti segnali importanti - dice ancora Rosboch - sul fatto che ci sia pieno accordo con il Piemonte per l’adeguamento del vecchio progetto, visto che sono passati 15 anni. Inoltre, attendiamo un incontro con i rappresentanti della Seconda Commissione regionale, audizione alla quale parteciperemo io, Gianluigi Serena e  Monica Levi Rolle come portavoce della nostra zona. Siamo consci che si tratta di un’opera non di secondo piano, ma insistiamo sul fatto che per tutto il territorio è una necessità fondamentale al fine di stare al passo con i tempi».

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