Vauda: lupo investito e ucciso da un'auto
Lo sfortunato lupetto è stato vittima di un incidente stradale
Vauda: lupo investito e ucciso da un'auto
Lo sfortunato lupetto è stato vittima di un incidente stradale
Tutto ci si poteva aspettare il 1 novembre scorso di rinvenire sul ciglio di via Ceretti nella frazione Inferiore ma certo non la carcassa di un lupo. Sì proprio un giovane esemplare di “canis lupus” o lupo comune. E non come spesso si erra, un cane inselvatichito. A poche decine di metri dalle prime abitazioni della piccola frazione. Certo, siamo nelle immediate vicinanze del Parco naturale della Vauda e di territori boscosi. Zona ideale per ogni genere di animali selvatici: dai più grandi come cinghiali o caprioli, ai più piccoli come mini-lepri o scoiattoli. Ma lupi, sinora, non se ne erano ancora avvistati. Com’è stato accertato dagli agenti zoofili lo sfortunato lupetto è stato vittima di un incidente stradale. Forse il conducente dell’auto neppure si è accorto di aver investito un esemplare di “lupo comune”. Avvertito da alcuni passanti della presenza della carcassa l’ispettore della Polizia Locale vaudese, Walter Cipriano ha allertato gli agenti del servizio di Polizia Locale della Città metropolitana che, assieme agli agenti zoofili, hanno provveduto a fare rimuovere la carcassa. Dopo un attento esame veterinario, anche per fugare ogni dubbio su eventuali malattie infettive del soggetto, è stato poi destinato all’inceneritore.
Residenti preoccupati
Questo tipo di animale non si era mai visto così vicino al centro abitato anche se, dopo il ritrovamento, alcuni residenti hanno raccontato di averne avvisati cinque-sei in branco. C’è, ora, una certa preoccupazione per la sicurezza anche se nelle vicinanze non esistono greggi o allevamenti di grandi dimensioni ma solamente pollai di modeste dimensioni. Resta qualche timore per chi si inoltra per una passeggiata nel Parco naturale o alla ricerca di funghi. E anche se il lupo, in genere, non goda di “buona stampa” ci sia consentito rattristarci della tragica conclusione di un animale selvatico che, almeno per alcuni, rimane un classico simbolo di libertà.