"RICCHIONE SFIGATO!"

Vigile urbano omofobo insulta un ragazzo... e il Palazzo trema

Alessio Cusumano racconta l'esecrabile vicenda che l'ha visto suo malgrado protagonista in Corso Umbria.

Vigile urbano omofobo insulta un ragazzo... e il Palazzo trema
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Omosessuale insultato da un vigile omofobo con le parole “sfigato” e “ricchione”: la vicenda, raccontata dai colleghi di Prima Torino, sta facendo tremare le mura di Palazzo. Tutto nasce dalla supponenza di un agente della Polizia locale che, forse sentendosi superiore e protetto da passamontagna e mascherina, credeva di non essere… “perseguibile” ed ha dato libero sfogo alla sua omofobia. Ne subirà le conseguenze, perché l’offeso ha intenzione di sporgere denuncia alle autorità competenti. Anche se già adesso, senza nessuna querela, il caso è montato talmente tanto da diventare nazionale. Figurarsi! Di questi tempi poi, un uomo delle Istituzioni che insulta e fa discriminazione sessuale o di genere! Ma come, Torino non è la patria della tolleranza Lgbt? E proprio un esponente del pubblico si rivolge in maniera così tremenda nei confronti di un cittadino? Eppure è successo.

Tutto accade in Corso Umbria

Teatro dell’esecrabile vicenda Corso Umbria, nel tratto in cui interseca il Parco Dora. Il diretto interessato è Alessio Cusumano, 34 anni, titolare di un negozio di videogiochi, che ha postato un video già cliccato da ben 36mila persone per raccontare l’ingiustizia che ha subìto. Ecco qua:

Raggiunto poi per ulteriori chiarimento al telefono, lo stesso Cusumano ha accettato di rispondere a qualche domanda.

Cosa ti dà più fastidio in questa storia?

“Non avrei mai pensato nel 2021 di poter essere ancora additato o peggio insultato così, quell’agente si sentiva onnipotente. Tanto che sono stato denunciato per reati assurdi come resistenza a Pubblico Ufficiale e interruzione di pubblico servizio, cose che non ho fatto”.

Perché secondo te sono state usate proprio le parole “sfigato” e “ricchione” per insultarti?

“Non so, forse per ferirmi più possibile… Non l’ho capito ancora ma forse è proprio questo”.

Ma perché ricchione, perché sei omosessuale?

“Sì, certo. Sono biondo tinto e ho lo smalto sulle unghie… Che problema c’è?”.

A questo punto la scelta dell’insulto diventa ancor più grave, quindi: quella parola è stata usata proprio come un’offesa…

“Eh già, proprio per insultare. Come se essere gay fosse una cosa di cui vergognarsi. Siamo a questo punto, sto perdendo fiducia nel genere umano”.

Ma la tolleranza e la parità?

Certo che pensare, dopo tutti i millemila discorsi relativi a tolleranza e parità di genere (piuttosto che i dibattiti o i provvedimenti anti-omofobia) ci sia ancora qualcuno che se la prende con chi ha gusti sessuali differenti… Sembra impossibile, per di più se il comportamento omofobo arriva da un esponente delle Forze dell’Ordine!

Intanto, il Consiglio metropolitano dovrebbe discutere della spinosa vicenda dopo un’interrogazione promossa dal Pd. Mentre Cusumano è stato convocato in Comando dal capo dei “cìvich” Emiliano Bezzon martedì 25 maggio 2021 mattina. Forse in quella sede lo scriteriato vigile omofobo che ha insultato il 34enne vorrà scusarsi di persona per il suo censurabile comportamento.

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